Home Editoriali Più di un big match! Juventus-Napoli vale il terzo posto in classifica

Più di un big match! Juventus-Napoli vale il terzo posto in classifica

Napoli vincitore della Coppa Italia 2020

Una partita che è più di un semplice match fra due squadre rivali, Juventus-Napoli coinvolge emotivamente i tifosi di entrambe le tifoserie, abituati a scontri con la posta in palio da sempre altissima. Nelle sfide al vertice per la conquista del primo posto negli ultimi anni c’erano sempre le due compagini, da 2 anni a questa parte però non si può dire che vivano un momento di forma eccellente ma comunque hanno trovato il modo di darsi battaglia. La scorsa stagione infatti lo fecero per aggiudicarsi la Coppa Italia, a spuntarla furono gli azzurri.

Per due anni consecutivi, invece, Juventus e Napoli hanno acceso la lotta allo scudetto, da una parte il calcio vincente di Allegri; dall’altra il calcio spettacolo di Sarri. Questa premessa è d’obbligo, perchè l’allenatore ex Empoli è passato per entrambe le squadre, ma solo a Napoli la sua vera essenza di calcio è venuta fuori e ciò non si può dire anche della sua esperienza in bianconero.

Anche questa stagione i problemi non sono mancati, sulla panchina della Juventus è arrivato Pirlo per prendere il posto dell’esonerato Sarri, ma le cose non sono andate benissimo. Infatti sin ora il bilancio rispetto alle ultime stagioni è disastroso: Champions persa agli ottavi, scudetto ormai sfumato con l’Inter in testa alla classifica e il Milan che tenta l’inseguimento e il raggiungimento della finale di Coppa Italia che se dovesse essere sfumata sarebbe un fallimento. Come se non bastasse anche i malumori interni hanno iniziato ad affiorare.

La dirigenza è spesso stizzosa e distaccata se pur dinanzi ai microfoni gli animi sembrano calmi e pacati, Andrea Agnelli non sembra più la presenza onnisciente degli ultimi anni, ma pian piano si è trasformato in una figura al quanto distaccata. A tutto ciò si aggiunge anche il nervosismo e lo scarso rendimento di Cristiano Ronaldo, acquisto record dei bianco-neri, portato a Torino per portare a casa la tanto amata Champions League, ma con il portoghese – Re di coppe – le cose non sano andate come sperato.

A Napoli invece da tempo è finito il caos. Anche se da tanto forse troppo, Gattuso è appeso ad un filo, sottile e sull’orlo di spezzarsi e ad aspettarlo c’è la stampa locale, che spesso e volentieri lo ha attaccato. A difenderlo non ci ha pensato la società, che mai ha messo a tacere i continui rumors su un suo addio, atteso ad oggi per fine stagione. Forse le uniche mosse, se pur non rivolte a difendere solo il tecnico, è il silenzio stampa, così da sottrarre l’ex Milan al continuo pressing della stampa.

Se i terremoti societari all’ordine del giorno sconvolgono la pace Gattuso è riuscita ad assestarla grazie alla coesione del gruppo. Ebbene sì, perchè se Gattuso è stato criticato e giudicato da tutti gli unici che da sempre gli sono stati vicini sono stati i suoi calciatori, una sorta di patto quello istituito dal gruppo squadra che mai ha lasciato solo. Un terremoto quello scatenato da De Laurentiis che ben presto ha portato ad una tregua forzata con il patron sempre più vicino alla squadra.

Se quindi da una parte dirigenza e gruppo squadra sembrano totalmente distaccati (ndr Juventus) dall’altra non sembra mai esser stato tutto così calmo e unito, sia fra i calciatori e il tecnico che con il presidente. Ora vedremo quindi chi la spunterà nel tanto atteso match, di certo non estraneo alle polemiche. Infatti per arrivare a giocare questa partita c’è stato bisogno di ben 3 sentenze del tribunale e un’ulteriore polemica causa rinvio post settimana europea. Ora il bottino è più che consistente, infatti si giocheranno il terzo posto scavalcando l’Atalanta, ad oggi sinonimo di Champions assicurata ma non blindata.

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