Il Napoli si siede al tavolo delle grandi: si rimescolano le carte a San Siro

La scala del calcio apre le sue porte al Napoli, e gli azzurri senza farselo dire due volte, si siedono al tavolo con i grandi. Una vittoria che fa bene, al morale e alla classifica. Infatti i partenopei da settimi approfittano della sconfitta della Roma a Parma e agganciano al quinto posto i giallorossi. 3 punti che proiettano Gattuso e i suoi con più serenità e nuove certezze al match della prossima settimana contro la squadra di Fonseca, ancora troppo altalenante e che non riesce a gestire alcuni momenti concitati della propria stagione. Intanto però a San Siro si consuma l’atto 27 della Serie A 2020-21. Milan contro Napoli, Gattuso contro il suo passato per la prima volta in quello stadio che lo ha consacrato da calciatore, e che ora lo vede uscire vittorioso con lo spettro di un calcio di rigore che poteva ribaltare del tutto il risultato finale.

Il primo tempo sembra di viverlo su un ring. Le due squadre giocano ad alta intensità e a suon di attacchi fisici e ripartenze si danno battaglia. Gli attacchi più pericolosi li sferra il Napoli, ma a blindare la porta ci pensa sempre uno strepitoso Gigio Donnarumma, che prima si allunga su Zielinski mettendo in scena una parata che favorisce anche i flash dei fotografi; poi sempre sul polacco si inventa una parata che salva i suoi e garantisce il pareggio. Dall’altra parte i rossoneri però non stanno a guardare. Le ripartenze sono il vero cavallo di battaglia della squadra di Pioli, che più di una volta in velocità ha provato a mettere in difficoltà la linea difensiva, sempre ben schierata.

Nel secondo tempo la musica sembra cambiare, dopo pochissimo Gattuso chiede un giro di carte diverso e toglie dal campo lo stanco e poco determinante Dries Mertens per Osimhen, con il nigeriano si può ricercare la profondità e provare a mettere in difficoltà la difesa rossonera. Passa poco, gli azzurri approfittano di un errore in disimpegno degli avversari; Hysaj porta palla vede Zielinski che riesce a pizzicare un pallone che sembrava perso, il pallone arriva fra i piedi di Politano che di fisico fa secco Gabbia e incrocia con il destro Donnarumma. E’ 1-0 Napoli.

Un gol che quindi da speranza al Napoli e riesce anche a blindarlo con la complicità di un grande Koulibaly che mette un divieto nella propria area e decide che di lì non si passa. Nel finale si accende qualche scintilla. In area di rigore Bakayoko interviene su Hernandez toccandogli il polpaccio, il francese cade giù ma per Pasqua non è rigore. Subito dopo lo stesso Herndandez interviene sulle caviglie di Osimhen, e si accende la mischia. Per un attimo tutto è molto rocambolesco, Koulibaly e Insigne vanno in contro al terzino rossonero, tutt’altro che con toni pacifici, e l’arbitro rotola a terra a causa di un tocco fortuito di Mario Rui. Il tutto si risolve con un cartellino giallo all’ex Real Madrid.

Alla fine il bilancio detta Napoli vittorioso a -2 dal quarto posto e a -6 dal secondo posto, con una partita ancora da recuperare con la Juventus. Una vittoria che spazza via critiche e malumori degli ultimi tempi, ma che ancora non appaga del tutto. Ebbene si, perchè una vittoria di questo tipo non può cancellare del tutto il triste periodo che gli azzurri hanno attraversato. Ancora qualche scheletro nell’armadio preoccupa Gattuso e non lo lascia tranquillo. Intanto però la sua tesi viene avvalorata, gli allenamenti aiutano la squadra e in una stagione così complessa questi ultimi sembrano più importanti di tutto. L’obiettivo Champions non è ancora in cassa forte, ma una serie di vittorie consecutive sino a quella del 7 aprile contro i bianconeri della Juventus aiuterebbe e non poco alla causa.

Per la gara con la Roma bisognerà ripartire dalle poche certezze che il tecnico ha messo insieme nelle ultime settimane. Ripartenze veloci e scatti in profondità che permettono di cogliere alla sprovvista le difese avversarie. Gattuso infatti ha plasmato i suoi alla ricerca del gioco veloce e in profondità, molto passa per Matteo Politano e Insigne, ma anche dall’assente Lozano e l’appena rientrato Victor Osimhen – evidentemente ancora poco preciso sotto porta – ma la sua innata propensione allo scatto in area fra le linee aiuta e non poco i compagni. Incisivi però anche i cambi di gioco, ormai un opzione sempre più in voga sulle fasce. Inoltre da lodare è la prestazione della catena di destra, che lavora tanto e bene. Hysaj costruisce e Insigne riesce ad arrivare sotto porta con facilità, a contribuire a tutto ciò ci pensa anche Koulibaly, che alza il muro azzurro e aiuta in costruzione i compagni.

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