Dalla selva oscura al paradiso: Gattuso come Dante

Una vittoria che aspettavamo da tempo. Quasi un anno dopo Napoli e Juventus si ritrovano al Maradona, ormai ex San Paolo, che un anno prima aveva sancito la ripartenza di un Napoli in rampa di lancio con l’attuale tecnico e che ora segna un nuovo inizio verso un mese ricco di impegni e scontri decisivi. Per meglio dire questo febbraio è ricco di impegni, qualcuno già sfumato, come la Coppa Italia e altri da centrare come la qualificazione agli ottavi di Europa League. Non sottovalutare gli scontri importantissimi con Atalanta e Benevento per provare ad agguantare il quarto posto in campionato.

I ragazzi hanno avuto grande voglia di non prendere gol e hanno saputo soffrire, vittoria che ci voleva per il morale

Così Gattuso ha commentato la vittoria contro la Juventus. Un immagine eloquente, la sofferenza degli interpreti in campo, da Ospina che da forfait prima del match ad Insigne che esce per un fastidio muscolare passando per Meret e Lozano che nonostante i crampi e gli strappi restano in campo e soffrono. Soffrono per portare a casa il risultato, che per stessa ammissione di Gattuso è importante per il morale. Durante la partita si è visto tanto carattere e grinta, lo stesso carattere che per una mezz’ora si è visto nel secondo tempo di Bergamo contro l’Atalanta, la stessa grinta che ha portato gli uomini di Gattuso a difendere il risultato nel momento forse più critico.

La partita inizia ancor prima del fischio d’inizio con un triste forfait, quello del portiere titolare Ospina. Ma non c’è problema a farsi trovare pronto c’è Alex Meret che inizia la glaciale preparazione, non accenna un sorriso ne tanto meno un espressione di tensione, che lo porterà però a sottoscriversi eroe di serata.

Al fischio d’inizio la Juventus aspetta il Napoli, ma gli azzurri non ci stanno e vogliono provare a scardinare il muro bianconero composto da De Ligt e Chiellini con l’affondo decisivo; che arriva verso la metà della prima frazione. Chiellini colpisce in pieno Rrahmani in area di rigore, rapido check al VAR e rigore assegnato. Sul dischetto ci va Lorenzo Insigne. Tensione davanti ai teleschermi del Maradona: Insigne conta i passi, va deciso contro Szczesny e lo spiazza segnando il gol che deciderà la partita ma soprattutto il 100esimo con la maglia azzurra. Lorenzo sfrutta questo rigore come una gomma e cancella la serata di Supercoppa dove sbagliò il rigore e ne concretizza uno importantissimo.

Il primo tempo termina 1-0, negli spogliatoi qualcuno accenna qualche sguardo d’intesa, i ragazzi in maglia azzurra sono compatti e nel secondo tempo vogliono difendere il risultato. D’altro canto gli uomini di Pirlo sono agguerriti, di perdere non ci pensano proprio e per 45 minuti assediano la porta di Meret, attacchi prontamente respinti uno ad uno dal portiere azzurro con la complicità di Rrahmani e Maksimovic, che così riscattano la pessima prestazione del tutto anonima contro l’Atalanta. Nel mentre però Insigne esce per un fastidio, sorte diversa per Meret e Lozano che fino al 96′ stringono i denti.

Alla fine il tabellino dello stadio segna Napoli 1 Juventus 0, e il bilancio finalmente risulta positivo.

Gattuso passa dalla selva oscura al paradiso; perdendo prima 6 giocatori chiave del suo gioco per valorizzare poi i pochi rimasti a disposizione partendo dal capitano Lorenzo Insigne. Finalmente il 24 azzurro si è liberato del complesso dei 100 gol, che evidentemente lo ha condizionato dopo quel rigore sbagliato in Supercoppa e che lo lascia un po’ più libero. Fra i valorizzati c’è anche Meret che si rimbocca i guanti e in campo ci va con quella calma e con quella serenità che sin dalle giovanili dell’Udinese lo ha contraddistinto. Immancabile citazione per Maksimovic e Rrahmani che si tolgono gli occhiali alla Clark Kent e mettono il mantello da Superman per correre in aiuto al portiere, proprio come il personaggio dei fumetti, guadagnandosi l’appellativo di ‘difesa dei rivalutati’.

Bellissimo però l’abbraccio finale fra Gattuso e la sua squadra, che sente molto vicino e che sta educando a pane e veleno, lo stesso veleno che nelle uscite passate è stato rivendicato più volte e che ora è fuori uscito mostrando tutta la sua pericolosità.

Fra gli aspetti negativi la lista degli indisponibili, che risulta sempre più lunga. Contro il Granada sono in forte dubbio Ospina e Lozano così come Insigne, ma saranno da valutare nel corso della settimana. Fra gli altri indisponibili Koulibaly e Manolas, che sin ora sono sembrati indispensabili e Hysaj uscito a Bergamo nel finale di primo tempo. A centrocampo non accenna al recupero immediato Demme, così come Mertens in attacco.

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