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Top&Flop – Napoli-Parma, il migliore e il peggiore in campo

Vince anche se non convince il Napoli. Il Parma non riesce ad essere realmente pericoloso e gli azzurri portano alla fine con il minimo sforzo i tre punti a casa, l’unica cosa che contava dopo le polemiche del post Verona. Finisce 2-0 al Maradona come accaduto anche all’andata al Tardini nella prima di campionato. Un gol per tempo che rasserena l’ambiente azzurro e permetterà a Gattuso di preparare al meglio la semifinale di Coppa Italia con l’Atalanta. La redazione di MondoNapoli.it ha scelto questi come migliore e peggiore in campo.

TOP: Eljif Elmas. Il giovane, classe 99, centrocampista macedone, alla prima da titolare, ripaga la fiducia di Rino Gattuso che lo preferisce a Bakayoko, apparso appannato nelle ultime prestazioni. Due gol in 4 giorni per Elmas che nel 4-3-3 e da mediano si esprime molto meglio e riesce a mettere in mostra tutte le sue qualità. Giocatore duttile il numero 7 azzurro e spesso questa duttilità lo ha portato a prestazioni non proprio all’altezza di quanto realmente lui possa dare a questa squadra. Davvero di qualità la giocata in mezzo a cinque difensori che ha sbloccato la partita a metà primo tempo in un momento in cui gli azzurri, nonostante il predominio territoriale non riuscivano a trovare la via della rete. Giocatore ritrovato.

FLOP: Piotr Zielinski. Prestazione al di sotto dei suoi standard per il centrocampista polacco. Tra i più utilizzati da Gattuso è sempre stato tra i più propositivi fino ad oggi in un ruolo chiave dello scacchiere azzurro. Oggi invece si è visto uno Zielinski al di sotto delle prestazioni precedenti e un po’ in affanno. Il centrocampista ha forse ricevuto compiti più difensivi che offensivi nel 4-3-3 di Gattuso di oggi è questo ha in parte leggermente snaturato il suo ruolo. Troppe palle perse, qualche contrasto poco incisivo. Un passaggio a vuoto che alla fine, visto anche il risultato positivo, ci può anche stare, con la speranza di rivedere lo Zielinski di inizio Gennaio che stava dando una marcia in più nell’impostazione e nelle finalizzazione del gioco azzurro. Purtroppo per lui anche per l’assenza di Fabian, non c’è tanto ricambio o turnover che forse gli avrebbe fatto bene. Da rivedere.

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