Il cuore napoletano di Ciro Ferrara e la Serie A per la solidarietà

FrancineS0321 / pixabay

Ciro Ferrara è un simbolo del calcio italiano. Era tra i migliori difensori degli anni ‘80/90 con ben sette campionati vinti; oggi è un allenatore e uomo della beneficenza. I meno appassionati di storia del pallone, lo ricorderanno per la sua presenza qualche anno fa, ad Amici, nell’edizione in cui i vip si sfidavano nella gara canora con il supporto dei loro coach.

Ciro Ferrara è un uomo del popolo, che ama stare in mezzo alla gente e riesce a capirla. Napoletano doc, ha deciso di convogliare la sua passione per il prossimo nella Fondazione Cannavaro Ferrara, che combatte tutte le forme di disagio giovanile e dispersione scolastica a Napoli e provincia.

L’associazione persegue fini filantropici e lavora a stretto contatto con le varie associazioni territoriali per promuovere valori di inclusione sociale, educazione, legalità, sportività e salute. A fondarla sono stati Ciro Ferrara, Fabio e Paolo Cannavaro, tre campani che hanno contribuito a scrivere la storia del calcio italiano.

Ciro Ferrara, in occasione della Supercoppa italiana di calcio, ha deciso di fare beneficenza fuori dall’area della sua associazione: al Policlinico di Modena. Un simbolo di questo periodo pandemico in cui gli ospedali sono al centro delle nostre vite e stanno letteralmente sorreggendo la comunità.

L’ex campione ha regalato al direttore del dipartimento materno – infantile, il professor Lughetti, una maglia del Napoli con il numero 10 e la scritta “A.O.U MODENA” e una della Juve autografata da Cristiano Ronaldo, le due squadre in cui Ciro Ferrara ha militato per tutta la vita.

Per i bambini ricoverati invece, c’era PS5 e l’album delle figurine Panini. I piccoli degenti possono giocare durante la loro permanenza con diversi strumenti giocosi per distrarli, ma che hanno anche una funzione educativa. Ci sono giochi di tutti i tipi con diversi scopi: quelli montessoriani che attraverso le abilità sensoriali, insegnano ai bimbi forme, numeri e parole, e quelli più ludici, come il classico gioco del dottore che permette di rappresentare la realtà soddisfando la curiosità del bambino e superando le proprie paure.

Il calciatore partenopeo con la sua Fondazione ha avviato il progetto “Je sto vicino a te” in questo momento covid. Un’iniziativa che attraverso la vendita delle maglie di giocatori famosi come Ciro Immobile, Gianluigi Donnarumma, Fabio Quagliarella, raccoglie fondi per le strutture sanitarie del Napoletano.

Paolo Cannavaro, che ha promosso questo progetto con la Fondazione, ha spiegato:  “Lavorando in Cina, dove ha avuto inizio la pandemia e con la rapida diffusione del contagio in Italia, mi sono sentito molto coinvolto. Ogni volta la sensazione è quella di provare a restituire, al territorio e alle persone, ciò che Napoli continua a darci senza chiedere nulla in cambio“.

Grazie a quest’iniziativa benefica, ad oggi sono stati ottenuti tanti risultati: sostegno delle mense solidali in diversi ospedali e strutture caritas, donazioni a famiglie e bambini, enti solidali. Un vero successo grazie all’amore di tre giocatori partenopei per la propria terra.

Articolo precedenteCorrSera – ADL annuncia una novità alla squadra: le ultime
Articolo successivoGazzetta – Sembra rivivere un Ancelotti 2.0: i motivi