PEGGIORI PARTITE DEL 2020 – Al primo posto…

Le Peggiori partite

Con l’inizio del nuovo anno, torna l’ultimo appuntamento della rubrica delle peggiori partite del 2020. In ordine abbiamo rivisto le debacle contro Lazio, Lecce, Fiorentina ed AZ Alkmaar. Su cinque partite, gli azzurri hanno perso per ben quattro volte in casa. E anche in questo articolo, la sconfitta avverrà tra mura amiche. E’ la penultima giornata di Serie A del girone d’andata, la seconda partita da allenatore di Gattuso.

Sei gennaio 2020, al San Paolo arriva l’Inter di Antonio Conte. Il popolo azzurro, dopo la vittoria di fine 2019 con il Sassuolo, è convinto di poter ritrovare la giusta via con l’anno nuovo e con il nuovo mister. Ma ci vorranno pochi minuti per rivedere i fantasmi e le grandi difficoltà ben conosciute con Ancelotti.

Minuto quattordici e gli errori sono veramente grossolani. Mario Rui cede il pallone a Di Lorenzo (in assenza di Koulibaly è il centrale del reparto arretrato con Manolas) che scivola e la sfera arriva a Lukaku nella sua metà campo. Il belga corre indisturbato per cinquanta metri, arrivato al limite trova “l’opposizione” di Hysaj che gli cede lo spazio sul mancino, suo piede preferito, e dall’interno dell’area fa partire un sinistro preciso che batte Meret.

L’Inter è in vantaggio. La squadra di Conte a questo punto ha il pallino del gioco nelle proprie mani: squadra corta, attesa dell’avversario e contropiede. Da un’azione convulsa in area, Gagliardini trova Lautaro Martinez che da posizione defilata impegna Meret. Passano pochi minuti e torna il festival dell’orrore targato Napoli.

Su un passaggio lungo di Brozovic, Lukaku deve percorrere circa venti metri prima di arrivare nell’angolo alto dell’area di rigore partenopea. L’attaccante azzurro è ben osservato dalla retroguardia e quindi si vede costretto a tirare da posizione impossibile. Il tiro non è molto potente ed è anche centrale, ma Meret compie una papera assurda e il pallone passa sotto le sue gambe. Minuto trentatré e la squadra ospite è sopra di due gol. Il Napoli non si è ancora visto in campo.

Gli azzurri ci mettono sei minuti per rispondere. Zielinski trova un passaggio alla Insigne per Callejon, lo spagnolo con un assist preciso trova Milik da solo davanti alla porta con Handanovic già fuori dai giochi e accorcia le distanze. Si va all’intervallo con il parziale fermo sull’ 1-2.

I tifosi sono speranzosi per la ripresa, ma gli azzurri devono ancora regalare un’altra “chicca” difensiva. Al minuto sessanta su un cross di Candreva, Manolas rinvia con un tackle in scivolata di tacco… Il pallone finisce sul destro di Martinez che mette a segno il terzo gol per i neroazzurri.

Dopo gli episodi in negativo in difesa, bisogna aggiornare anche la classifica dei record dei pali presi. Insigne su punizione lascia immobile Handanovic, ma la traversa nega la rete al capitano. Nel finale un bel sinistro di Zielinski impegna l’estremo difensore neroazzurro che si esalta a butta in angolo.

Finisce 1-3 la seconda partita di Gattuso. Per quanto possa essere giustificato il poco tempo per il nuovo mister, gli errori individuali sono veramente incredibile per chi gioca a questi livelli. Su tre gol degli ospiti, ci sono quattro o cinque errori in difesa imbarazzanti, dei veri e propri regali ad una squadra che, senza di questi, difficilmente avrebbe segnato. Se al secondo posto si è voluto “premiare” i troppi errori in attacco, la partita con l’Inter vince il premio delle peggiori partite del 2020, visti i troppi errori difensivi.

Sbagliare nei primi minuti ha concesso a Conte la possibilità di giocare in contropiede per tutta la partita. E tutte le reti siglate dagli ospiti erano sempre affrontate dai soli due attaccanti, in alcuni casi anche uno, contro tre o quattro difensori. Inoltre, la papera di Meret segnala anche il declino del portiere che da quel momento in poi perde il suo posto da titolare.

Finisce così la rubrica de “Le peggiori partite del 2020”, speriamo di raccontarne il meno possibile per questo nuovo anno.

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