Pagellone Napoli 2020 – Attaccanti

L’attacco del Napoli ha visto meno problematiche rispetto agli altri reparti, tra conferme ed esplosioni il saldo è decisamente molto positivo. Sono poche le cose di cui potersi lamentare. Gli attaccanti hanno fatto il loro lavoro, dando buone prove e talvolta vere e proprie gioie a tutti i tifosi.

Esterni d’attacco

Hirving Lozano – 7,5 – Imprendibile – Il messicano è la prova che i calciatori non vanno giudicati immediatamente, ma che possa servire del tempo affinché mostrino il loro talento. Un paragone insensato con Lavezzi e il gol all’esordio con la Juventus hanno segnato fin da subito la sua esperienza, sembrava di avere un campione tra le mani.

Invece, dal campionato olandese è arrivato un ragazzo spaesato, che aveva bisogno di adattarsi ad un modo di giocare diverso, ma che ha trovato poca possibilità di farlo. L’ambiente del Napoli era tra i peggiori, era considerato un pacco, non tenendo conto che sarebbe stato difficile per chiunque.

Gattuso ha messo in chiaro fin da subito di voler lavorare su di lui, l’ha anche lasciato spesso in panchina perché non lo riteneva pronto. Dal post lockdown ha iniziato a recuperare i suoi livelli di sempre. Nonostante tutto, la società sembrava volesse cederlo, la ricerca per un altro esterno era insistente, ma gli è stata data una seconda possbilità. Mai scelta fu migliore.

Il suo inizio di stagione è strepitoso, è il miglior realizzatore della squadra e anche quello che subisce più falli, a riprova che quando parte non ce n’è per nessuno. Da tempo non si vedeva un uomo così difficile da fermare con la maglia azzurra. I 42 milioni del suo cartellino trovano finalmente un senso, quello che un anno fa sembrava un calciatore da buttare è ora uno dei trascinatori.

Nel 2021 deve migliorare la capacità di giocare entrambe le fasi, qua il lavoro del tecnico è stato eccellente, quel ragazzo che stava fisso in attacco ora non c’è più. Lo si è visto spesso in difesa a recuperar palloni, cosa inimmaginabile solo alcuni mesi fa. Non è ancora ottimo nel svolgere tale compito, ma pian piano migliora, come in tutta la sua esperienza partenopea. Al messicano vanno tante scuse da parte di tutti.

Matteo Politano – 6,5 – Gusto dinamite – Anche l’esterno ex Inter era sul banco degli imputati, non a caso, i suoi primi mesi a Napoli non sono stati dei migliori. Col suo arrivo, si è parlato di “ridimensionamento” o di “un altro esterno”, l’altra voce era quella che “l’Inter con i soldi di Politano prende Eriksen”.

Ancora una volta, il tempo ha detto la sua, e il mancino è venuto fuori poco alla volta. Una sua particolarità, è la bravura nel tiro da fuori area col suo piede preferito. Sono già 3 i gol di enorme peso specifico, quello all’ultimo contro l’Udinese, quello che ha fatto impazzire tutti contro l’Atalanta, e quello che ha permesso di battere la Real Sociedad in una partita tra le più impegnative dell’anno.

Oggi di lui si può parlare come più di un semplice vice, è un titolare aggiunto, che quando parte titolare o entra dice sempre la sua. In alcune partite è sembrato immarcabile. Nell’anno nuovo deve migliorare in continuità, perché in altri match è stato un fantasma. Ma al momento il suo acquisto è una scommessa vinta.

José María Callejón – 5,5 – Ci siamo tanto voluti bene – Èun voto esclusivamente dato al suo 2020. Ha dato tantissimo al Napoli, saltando pochissimi minuti – non partite – in passato. Ma anche le cose belle hanno una fine, ed era arrivato il momento di salutare.

L’ex Real Madrid non è più quel calciatore che macinava la fascia andando in doppia cifra per 5 stagioni consecutive. Non riesce più a reggere quel ritmo. Non a caso, la sua esperienza alla Fiorentina è al momento deludente viste le aspettative iniziali.

Ma l’addio, con la vittoria della Coppa Italia, è stato tra i più belli che si potessero immaginare, le sue lacrime sono quelle di tutti i tifosi. I momenti di gioia sono stati molti di più di quelli visti in quest’anno, saranno questi a popolare la mente di chi è innamorato di questa squadra.

Va dato un voto anche a tutta la sua esperienza partenopea, e qui non si scende al di sotto dell’8,5. Un giocatore come lui è quasi unico, non se ne trovano sempre, e resterà nei cuori di tutti gli appassionati di questo sport.

Lorenzo Insigne – 7,5 – Capitano – Lo scugnizzo di Frattamaggiore è stato spesso criticato perché non in grado di reggere la fascia da capitano. L’arrivo di Gattuso gli ha fatto benissimo. Ha capito fin da subito che un talento del genere va spronato e non abbattuto. I consigli del tecnico calabrese lo hanno formato e dato la giusta carica per svolgere un compito così difficile.

Ora Lorenzo è diventato un trascinatore in grado di caricare la squadra sulle spalle e di spendere belle parole per i compagni di squadra. Inoltre, le sue giocate diventano sempre più varie, non si ferma pù al “tiro a giro”, ma ha un repertorio più completo.

Ma c’è una particolarità che è passata completamente in secondo piano. Infatti, il 24 è migliorato tantissimo sui calci di rigore, davanti al portiere è freddissimo e calcia come se nulla lo infastidisse.

Il primo rigore calciato davanti a Buffon nel lontano 2015 fu disastroso. Calciato molto male, venne parato senza problemi ma ribattuto in rete da David Lopez. In finale di Coppa Italia, è andato a calciare un ragazzo molto più maturo, che nel duello dagli 11 metri ha lasciato immobile l’aversario. Il primo trofeo vinto col Napoli da capitano è la meritata ricompensa per il suo lavoro.

Nella nuova annata è migliorato ulteriormente, ed ora immaginare una squadra senza Insigne è quasi impossibile. Il ragazzo che sognava di giocare nella sua squadra del cuore si è finalmente preso quel che gli spetta.

Il rendimento in Nazionale è la ciliegina sulla torta, Mancini gli ha dato fiducia, e lui ha ripagato con ottime prestazioni, diventando uno dei punti cardine dell’Italia. Il 2021 lo attenderà come protagonista sia col club che all’Europeo. E se continua su questa onda, sarà un grosso stimolo per regalare gioie sia ai tifosi del Napoli che all’Italia intera.

Amin Younes – sv – What If… – Uno dei più grandi what if del Napoli degli ultimi anni è certamente Amin Younes. Ha sempre giocato poco, ma i suoi dribbling danno l’impressione di un calciatore con una tecnica superiore. Ai tempi dell’Ajax era uno dei migliori dribblatori d’Europa ed era finito nel giro della nazionale tedesca.

Quel calciatore non si è mai visto, ma un rimpianto per il suo scarso impiego è più che legittimo. Ora è in prestito all’Eintracht di Francoforte, dove non sta trovando grosso spazio. Probabilmente è un calciatore sfumato, ma mai dire mai…

Centravanti

Dries Mertens – 7 – Infinito – Il suo 2020 è da incorniciare, è diventato il miglior marcatore della storia del Napoli. L’approdo di Gattuso in panchina sembrava poterlo vedere spostato nel suo ruolo originario di ala sinistra. Il belga ha dimostrato di essere diventato un vero e proprio attaccante con caratteristiche ricercate dagli attaccanti di ultima generazione.

Ciò che però meraviglia maggiormente è che nonostante l’età si faccia considerevole, il suo livello non cala. Passano gli anni, arrivano e vanno i calciatori, ma Dries resta. Ha 33 anni, ma la stessa carica di un ragazzino.

In questa nuova stagione, è stato provato come trequartista nel nuovo 4-2-3-1 dell’allenatore calabrese. In questa posizione ha alternato partite mostruose ad altre dove è apparso più in difficoltà. Le varie problematiche lo hanno spostato nuovamente nella posizione di centravanti, dove ha dato dimostrazione che ha ancora tanto da dare al Napoli.

Insieme a Calhanoglu del Milan e Mkhitaryan della Roma è primo nella classifica per maggior numero di assist in Serie A, a quota 6. Da lui ora come ora ci si aspetta soprattutto esperienza e una certa leadership all’interno dello spogliatoio.

Victor Osimhen – 6 – Ingiudicabile – Il grande colpo del calciomercato del Napoli. Ha iniziato molto bene la sua avventura partenopea, senza realizzare tanti gol ma essendo l’ago della bilancia del sistema azzurro. Quando parte non ce n’è per nessuno, i suoi scatti permettono di aprire spazi nei quali vanno a inserirsi gli uomini della trequarti.

A queste ottime prestazioni, ne ha alternate altre dove è apparso più in difficoltà. Il costo dell’attaccante potrebbe far pensare che a risolvere tutti i problemi della squadra debba pensarci lui. Nulla di più sbagliato. È un ragazzo che ha bisogno di crescere, non può essere l’unico calciatore in grado di risolvere le partite.

Ha mostrato dei limiti caratteriali in alcune occasioni, ai quali dovrà porre rimedio il mister, lui che in questo tipo di gestioni è molto bravo.

L’infortunio alla spalla l’ha tenuto fuori dal campo fino alla fine dell’anno. Al momento ha totalizzato solo 8 presenze tra Serie A ed Europa League, poche per dare un giudizio completo su di lui.

Le sensazioni dicono che il vero potenziale debba ancora esprimerlo, però, ora come ora non lo si può valutare. Le sentenze affrettate su di lui sono molto approssimative, si basano soprattutto su impressioni. Una somma la si potrebbe tirare a fine anno. Il suo 2021 lo vedrà molto impegnato, sarà chiamato a crescere sia come giocatore che come uomo. Ma il tempo è dalla sua parte.

Andrea Petagna – 6 – Valido – Preso nel mercato invernale quasi a sorpresa, si è ipotizzato addirittura un suo utilizzo come merce di scambio per arrivare ad un attaccante più forte. Alla fine è stato tenuto.

Su di lui le aspettative sono sempre state quelle di avere un buon vice che risolvesse certe partite. Fino ad ora l’ex Spal non ha fatto mancare il suo apporto, ha già segnato 3 gol, di cui un paio molto pesanti. In altri match è sembrato più in ombra, ma il giudizio complessivo è buono.

Non è il re dei bomber, ma un calciatore che sa difendere palla e far salire la squadra, compiti nel quale eccelle. Deve migliorare in fase realizzativa e potrebbe rivelarsi un acquisto azzeccatissimo.

Arek Milik – 4,5 – Assente – Il 2020 del polacco è difficile da descrivere. La società ha respinto le sue richieste per il rinnovo, cosa che ha condizionato gli ultimi mesi al Napoli. È arrivato qualche gol, ma dopo il rigore decisivo segnato in finale di Coppa Italia, è mancato l’impegno. Non si è mai visto Milik giocare in quel modo, come se aspettasse solo di partire. Partite scialbe, vuote, come se mancasse il giocatore.

Sembrava destinato alla Juventus, ma il rifiuto di Bernardeschi ha fermato la trattativa. Ci hanno provato Roma, Fiorentina, Atletico Madrid, ed altre ancora, nessuna ha strappato l’ok della società.

A causa dei disguidi, è stato confinato fuori rosa e si allena a parte. Sembrava che il polacco fosse in procinto di accordarsi a 0, ma la nazionale polacca ha precisato che se non dovesse trovare una nuova squadra per gennaio, salterebbe gli Europei.

La sua esperienza partenopea si sta per chiudere nel peggiore dei modi.

Fernando Llorente – sv – Peccato – ConGattuso non ha giocato quasi mai. Il suo scarso impiego ha fatto parecchio discutere. Perché a giudicare dai primi mesi, sembrava potesse dare ancora qualcosa.

Nessun gol, pochissimi minuti giocati e un ingresso nella mischia nell’ultima partita dell’anno: Napoli-Torino. La voglia c’era, il tempo no.

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