Ancelotti, dalla Reggiana alla Champions

Nel calcio sono pochi i calciatori che dopo essere stati vincenti in campo sono poi riusciti a convertirsi in eccellenti allenatori. Da Guardiola a Capello, passando per Zidane, le eccezioni si contano sulle dita di poche mani. Il caso di Carlo Ancelotti è senza dubbio uno di questi. Nato a Reggiolo e poi diventato grande calciatore nella Roma e nel Milan, l’ex mezzala è diventato uno dei migliori allenatori in circolazione. L’allenatore emiliano si è fatto notare in tutto il mondo per i grandi successi ad altissimo livello ottenuto in diverse panchine.

Dal Milan al Chelsea, passando per il Real Madrid e il Bayern Monaco, la squadra attualmente favorita alla vittoria della Champions League secondo le scommesse sportive online, il percorso di Ancelotti è stato pieno di vittorie e soddisfazioni. Non va dimenticato, tuttavia, che questo percorso composto da successi è partito proprio dalla città di Reggio Emilia, dove accettò la grande sfida di allenare una Reggiana  in cerca d’identità portandola in Serie A al suo primo anno da allenatore nella stagione 1995-96. Da quel momento in poi la sua carriera sarebbe stata strepitosa e in grande ascesa, come dimostrato in quasi tutte le piazze dove ha lavorato. Allievo di Arrigo Sacchi, con il quale partecipò alla spedizione della nazionale italiana ai mondiali di USA 94, Ancelotti avrebbe prima fatto suo il 4-4-2 del tecnico di Fusignano e in seguito si sarebbe divertito a variare non poco il suo assetto tattico principale.

La sua prima grande rivoluzione avvenne al Milan, squadra della quale prese il timone nella stagione 2001-02 per sostituire il turco Fatih Terim, che aveva disatteso le aspettative del patron Silvio Berlusconi.  Da quel momento in poi, in pochi avrebbero immaginato che il lavoro del tecnico di Reggiolo sarebbe stato rivoluzionario, riportando il Diavolo ai piani più alti del calcio europeo. Dopo aver vinto la Champions League 2002-03, infatti, il Milan di Ancelotti trionfò in campionato e disputò due finali di Champions League nel maggio del 2005 e del 2007, vincendo la seconda. Un ruolino di marcia strepitoso nel contesto continentale, a rendere chiaro il grande contributo tattico e umano dell’ex pupillo di Sacchi. Il suo schema 4-3-1-2 con un centrocampo offensivo come pochi fu decisivo per i trionfi di quel Milan che schierava al contempo Pirlo, Seedorf, Kaká e due attaccanti, con buona pace del catenaccio all’italiana.

Dopo aver trionfato al Milan, Ancelotti sarebbe stato anche protagonista di un pezzo di storia importantissima del Real Madrid, la squadra più vincente del mondo. Sotto la sua gestione, infatti, i blancos vinsero la loro decima Champions League nella stagione 2013-14, riuscendo a ottenere un trofeo che sli sfuggiva da oltre dieci anni e arrivando a quella doppia cifra di vittorie nell’Europa che conta che li rese ancora più importanti di sempre. Vincitore di titoli anche con il Chelsea e con il Bayern Monaco, oggi Ancelotti sta cercando di portare in alto l’umile Everton, da sempre seconda squadra di Liverpool, con l’obiettivo di condurlo alle grandi competizioni europee. 

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