Piotr vola, vola dalla trequarti come una farfalla ma punge come un’ape da mezz’ala. Leggiadro come una piuma mentre si muove, con l’aria da bravo fanciullo ma con l’animo di chi ti vuole fare male. E fa male, Piotr dolcemente fa male. Danza sul campo come il più classico dei valzer ma colpisce come il più passionale dei tango.
Piotr è potenza ed eleganza, velocità e scaltrezza, occhi azzurri ghiaccio con il piede caldo fuoco. Un vichingo del nord, un guerriero nordico pronto a perforare le difese. Destreggia tra quelli della Roma con i suoi Zig Zag a forma di tuono. E il momento arriva, come un rombo di tuono si abbatte sulla terra, due dei giallorossi cadono colpiti senza essere toccati. O forse sì. Piotr come Crystal, la polvere di diamanti li abbatte come la peggior bufera.
4-2-3-1 o 4-3-3 non importa, Piotr è devastante. Piotr sta arrivando, Piotr sta tornando.