Vittoria al fotofinish per gli uomini di Gattuso che, al 95esimo, sorpassano un’ottima Udinese e si collocano – momentaneamente – ad un solo punto dalla Roma quinta in classifica ma con una gara ancora da giocare.
Partita solida, formazione compatta e con evidente ricerca di una perfezione geometrica cui Rino Gattuso ambisce in virtù della complessa gara di ritorno contro il Barcellona, il prossimo otto agosto.
Il Napoli di stasera, osservato fase per fase, singolarmente e poi nel complesso, manifesta chiaramente la filosofia del proprio allenatore: possesso palla ad oltranza, usato come strumento sia di offesa che di difesa, che si concretizza con la costituzione di una fitta rete di passaggi brevi e rapidi.
La ricerca spasmodica dell’appoggio al compagno più vicino, la consapevolezza che si possa arrivare al limite dell’area avversaria senza necessariamente ‘tentare la giocata’ più ardita – paradossalmente – si sono ripercosse sulla prestazione di un Callejon leggermente spento – probabilmente non nella sua solita forma – che in settanta minuti di gara non è riuscito a lasciare il suo segno.
Qualche timido segnale di gioco, lo spagnolo in scadenza di contratto, lo ha lanciato in sole due occasioni dettando – con il suo iconico movimento – un improbabile filtrante ad opera di Lobotka. La non eccellente prestazione del madrileno si è ripercossa anche sulla fase difensiva partenopea: in diverse occasioni il suo omologo difensivo, Hysaj, si è trovato a fronteggiare senza adeguata copertura le incursioni di Nestorovsky.
