Dopo l’ok di Vincenzo Spadafora, che aveva dato il suo ok alla riapertura del calcetto, arriva la frenata del Cts, con l’ennesimo no:
“in considerazione dell’attuale situazione epidemiologica nazionale, con il rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster determinati da aggregazioni come negli sport da contatto, debbano essere rispettate le prescrizioni del distanziamento e della protezione individuale”.
Come riporta Calcio e Finanza, il Cts ricorda che la deroga a tali prescrizioni è stata validata esclusivamente per la “ripresa delle gare di calcio professionistico limitatamente alla serie A”, perchè “tale deroga” è “stata accettata in presenza di un interlocutore formale – la società sportiva – che ha assunto piena responsabilità” riguardo all’”esecuzione e il controllo di uno stringente protocollo di diagnosi e monitoraggio continui.
Dunque, in assenza di “simili protocolli a favore di singoli individui che si dedicano ad attività a livello amatoriale o di società dilettantistiche”, il Comitato tecnico scientifico “non ritiene al momento di poter assumere decisioni al riguardo che siano difformi rispetto alle raccomandazioni sul distanziamento fisico”.