L’importanza di essere ricordarti: Josè Maria Callejon

7 anni e mezzo, 336 gare in azzurro con poco più di 80 gol, 77 assist e migliaia di km macinati sulla fascia destra: stiamo parlando di Josè Callejon, un perno fondamentale per il Napoli di quest’anni.

Già perno, perché Callejon ha sempre dimostrato di essere leader in campo e fuori, un atleta esemplare come pochi. Non è un caso che Benitez, poi sopratutto Sarri ed infine anche Ancelotti e Gattuso lo ritengano fondamentale.

Non avrà l’esplosività di un ala, ma il suo marchio di fabbrica lo ha reso un gioiello prezioso: palla a tagliare e poi inserimento dello spagnolo, risultato? 9 volte su 10 è gol.

“Lo manda Mourinho” con queste tre parole si presentò nell’estate del 2013, acquistato dal Real Madrid nel quale aveva instaurato un rapporto speciale proprio con lo Special One, che di campioni se ne intende.

Josè Maria Callejon: colui che è uscito sempre dal campo sudando e lottano in mezzo al campo, colui che all’occorrenza si cimenta a giocare terzino, centrocampista centrale…insomma un jolly che tutti gli allenatori vorrebbero.

Il contratto è in scadenza, volontà di rinnovare non pare ci sia da parte della società, salvo miracoli dell’ultimo minuto il suo tempo a Napoli è alle porte. Già, come se non bastasse, con l’avvento della pandemia Covid19 ancora non si conosce il futuro del calcio.

Alcuni dicono che si possa tornare a giocare a porte chiuse, altri vorrebbero la sospensione del campionato: ma quello che è certo e che uno come Callejon un addio così non lo meritava.

Un addio in silenzio, senza il giusto tributo ad uno dei giocatori che ha fatto la storia recente del Napoli, senza pubblico o addirittura senza aver sudato in campo come lui è abituato a farlo.

Un addio immeritato per tutto quello che rappresenta Callejon per il Napoli: non è l’unico, in questo la società ha sempre fatto fatica a dare la giusta riconoscenza a giocatori che hanno lottato fino alla fine per la maglia. Maggio ed Hamsik sono gli ultimi esempi lampanti. Pare che si sia venuto a creare un controsenso: più lotti, più ami per la maglia più il tuo addio a Napoli sarà immeritato, triste e senza importanza.

Articolo precedentePremier League – I calciatori potrebbero scendere in campo con le mascherine
Articolo successivoLiga, arriva l’ok agli allenamenti: da lunedì i tamponi