Napoli su Kean, i pro e i contro sul possibile arrivo in azzurro

Il Napoli continua la ricerca dei nuovi profili, per rinforzare i vari reparti nella prossima stagione.

Sul taccuino del club partenopeo, oltre alle varie conferme, ci sono anche i nomi dei giocatori che hanno riscosso il gradimento di Gattuso e dei dirigenti azzurri. Uno degli ultimi nomi circolati è quello di Moise Kean.

Secondo le ultime voci di mercato, il giocatore dell’Everton potrebbe rientrare nello scambio tra il club inglese, che vorrebbe Allan, e il Napoli.

Ancelotti, però, non solo vorrebbe il centrocampista brasiliano, ma anche Lozano che, sotto la guida di Gattuso, non ha trovato molto spazio.

Questo potrebbe rivelarsi un affare con cifre esorbitanti che costringerebbero i due club a prolungare i possibili dialoghi, per intavolare una vera e propria trattativa.

Come ogni profilo designato, si valutano sia i pro che i contro del calciatore, per capire quanto possa essere affine al gruppo.

Per quanto riguarda Kean, ci sono aspetti positivi, per il quale potrebbe profilarsi un giocatore idoneo al gruppo azzurro, ma anche quei contro che potrebbero portare il Napoli a riflettere in modo più approfondito, prima di poter intavolare una trattativa con l’Everton.

PRO – Classe 2000, Kean è dotato di buona muscolatura, con struttura fisica potente e atletica. Abile in velocità, tra le sue doti ritroviamo buona progressione, forza esplosiva e buona elevazione.

Dotato di ottima tecnica individuale, con buona conduzione della palla, si dimostra molto bravo nel dribbling. E’ un attaccante polifunzionale, vista la facilità ad adattarsi ai vari sistemi di gioco.

E’ una prima punta, ma può giocare anche esterno sinistro nel 4-3-3 (sistema di gioco adottato da Gattuso).

Da esterno sinistro sfrutta al meglio la sua velocità e la sua destrezza nei dribbling, mentre da punta centrale ha sviluppato ottimi tempi di inserimento e buon senso della posizione. Veloce e abile nello stretto, Kean è il prototipo dell’attaccante moderno.

  • Kean rientra perfettamente nei parametri di De Laurentiis: giovani promesse che vanno coltivate e la sua versatilità è un aspetto che potrebbe dare più garanzie a Gattuso.

Kean, nonostante la giovane età, ha forte personalità. Se da un lato questo gli ha permesso di “bruciare le tappe”, dall’altro gli ha creato non pochi problemi.

CONTRO – La forte personalità e il classico carattere da ribelle, hanno procurato a Kean e ai club di appartenenza, non poche grane.

L’ultima “bravata” è di qualche ora fa, dove il giocatore ha violato la quarantena, con un party privato con gli amici. Questa situazione ha irritato e non poco l’Everton che ha multato il calciatore.

Non è la prima, perché Kean già in passato si era reso protagonista di atteggiamenti poco professionali.

Il classe 2000 era infatti finito ai margini del progetto dell’allenatore Marco Silva a causa di alcuni ritardi agli allenamenti e, soprattutto, alla riunione tecnica alla vigilia del match col Southampton.

Stesso discorso anche con la nazionale italiana, quando la scorsa estate, l’allora CT U21 Di Biagio escluse lui e Zaniolo per l’assenza alla riunione tecnica, per la sfida contro il Belgio.

Tale atteggiamento fece infuriare lo stesso Mancini, che escluse Kean anche dalla nazionale maggiore.

  • Un carattere un po’ troppo esuberante il suo che, con queste bravate, potrebbe minare una serenità e la disciplina che il gruppo azzurro ha faticato a ritrovare, dopo i mesi all’insegna di caos e ammutinamento.
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