Home News Il Calcio, distrazione da Covid-19

Il Calcio, distrazione da Covid-19

Il mondo da qualche mese a questa parte è stato costretto ad affrontare un nemico che non avrebbe mai voluto affrontare, un nemico invisibile, un nemico più difficile di quanto lo fossero le nazioni nemiche durante le guerre mondiali: il Covid-19. Le conseguenze del virus sono devastanti sotto ogni punto di vista, l’economia del mondo in questo momento “piange” per le mancate entrate e, di certo, non ci si riprenderà nel breve periodo. In tv raccontano ogni giorno, passo dopo passo, le tragiche notizie che si porta dietro questo maledetto Coronavirus. Il popolo italiano cerca, come meglio può, soluzioni per far fronte all’emergenza. Distrarsi da questa guerra batterica è cosa difficile ma, in un momento del genere, le distrazioni possono e devono aiutare. In questo senso, il mondo del calcio può contribuire.

Il calcio è il primo sport al mondo, seguito da miliardi di persone. Ogni domenica: piatto a tavola e tv sintonizzata sulla partita della squadra del cuore. La Serie A, il calcio intero, sono fermi ormai da un mese e più. Ovviamente, non era facile nemmeno gestire il mondo del pallone in un’emergenza a questi livelli ma Fifa, Uefa, Figc hanno fatto del loro meglio per gestire la situazione.

Inizialmente non è stato facile, fermare il calcio non deve essere stato per niente facile. I problemi sorgevano come se nulla fosse: Quando la ripresa degli allenamenti? Come si ritornerà? Fermare o continuare il campionato? E gli stipendi? E i dipendenti delle società? Assegniamo scudetto con cristallizzazione della classifica attuale? Chi è che entra in Europa? 

Come si nota, gli interrogativi sono stati tanti ma si è arrivati ad una decisione: si riprenderà e c’è la prima data per gli allenamenti, il 4 maggio (salvo ulteriore proroga). Non tutti i presidenti delle società della Serie A sono d’accordo col riprendere, molti hanno paura di giocare nelle città focolaio del virus (squadre interessate potrebbero essere spostate al sud per giocare), ma Riprendere è fondamentale, non perché c’è bisogno di finire il campionato ma perché l’intera popolazione mondiale ha bisogno di una distrazione.

Ovviamente, prima di riprendere ci saranno test medici per verificare le condizioni dei calciatori di ogni società, test per i calciatori risultati positivi duranti questi mesi, ma farlo potrebbe essere cosa buona e giusta. 

Anche se non sarà lo stesso, vista l’ipotesi della chiusura degli stadi fino a dicembre, sarà ugualmente d’aiuto, a modo suo, a questa emergenza. 

Si ritornerà a sperare per un gol del proprio idolo, si ritornerà ad esultare come matti per la propria squadra del cuore…cosa c’è di meglio? Immaginate quanto sarà bello il ritorno allo stadio, tra amici o tra familiari, con una birra ed una sciarpa, con la voce che non ha fine. Immaginate quanto sarà bello! Non si sa quando, ma solo che avrà un valore inimmaginabile. 

È vero, parlare di calcio in una così drammatica situazione potrebbe essere futile ma può aiutare, può aiutare eccome. 

Mentre aspettiamo il ritorno degli azzurri, non ci resta che pregare che questa situazione finisca al più presto. E intanto #iorestoacasa.

Exit mobile version