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La Repubblica: “Serie A, il piano per ripartire”

L’edizione odierna de La Repubblica ha fatto il punto su come la Serie A potrebbe ripartire, vista l’emergenza Coronavirus:

Come la Bundesliga. La Lega di serie A si ispira al piano previsto dal campionato tedesco per riprendere a giocare. L’idea che viene dalla Germania prevede stadi a porte chiuse con al massimo 239 persone.

In Italia erano previste intorno alle 300. Per la Bundesliga potranno entrare 126 persone in campo (giocatori, allenatori, giornalisti tv, raccattapalle) e 113 in tribuna fra dirigenti, giornalisti e un minimo, tanto siamo a porte chiuse, di personale di sicurezza. Il tutto ovviamente con una task force mobilitata, tamponi, test sierologici per qualsiasi persona. La serie A vuole fare altrettanto: troppe 300 persone a partita, 3.000 a giornata di campionato.

Non facile controllare tutti, basta che uno sia positivo e la stagione finisce. In Germania già si allenano e sperano di tornare in campo il 2-3 maggio. Impossibile da noi. L’ipotesi più ottimistica della Lega di A è riprendere gli allenamenti il 4 maggio (a meno che il governo in settimana li riapra già da metà aprile come vorrebbe Lotito) con le massime cautele possibili.

Il campionato riprenderebbe 6 sabato giugno per concludersi intorno al 20 di luglio. In tutto 12 giornate, più recuperi, 124 partite. In agosto, come spera l’Uefa, le finali delle Coppe europee, mentre la serie A potrebbe tornare in campo sabato 12 settembre, difficile prima. Giovanni Malagò sta a guardare, senza sbilanciarsi sulle date.

Ci sono anche altre due ipotesi estreme per salvare questa annata maledatta.

La prima. Campionato solare, e non più seguendo le stagioni sportive: questa annata potrebbe finire ad ottobre, la prossima riprendere a gennaio, uno stop in estate per gli Europei e le vacanze (vedi Spy Calcio del 7 aprile) e si tornerebbe in campo a fine agosto per chiudere a dicembre. Una rivoluzione.

Una ipotesi che piace a Gabriele Gravina, ne ha parlato nei giorni scorsi, e che spera di poter usufruire del fondo (2,5 miliardi in tutto), almeno di una parte del fondo, promesso da Gianni Infantino, n.1 della Fifa, per l’emergenza.

Ma che ne pensa Ceferin, presidente dell’Uefa, in guerra con la Fifa? Bisognerebbe cambiare tutte le Coppe europee e gli altri campionati che farebbero? Non è facile da realizzare. Altra ipotesi estrema, anche questa complessa, è chiudere questa stagione a Roma, maxiclausura per tutti, arbitri inclusi. Ne ha parlato nei giorni scorsi qualche presidente di A particolarmente attivo”.

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