Premier, sindacato calciatori: no al taglio degli stipendi

(ANSA) – LONDRA, 05 APR – Niente taglio degli stipendi perché danneggerebbero il servizio sanitario nazionale. Così la Professional Footballers’ Association, l’associazione dei calciatori inglesi, ha risposto alla richiesta di riduzione degli stipendi del 30%, avanzata dalla Premier League. Il sindacato di categoria sostiene che tagliare un terzo degli stipendi equivarrebbe ad una riduzione di oltre 567 milioni di euro del monte ingaggi complessivo, con una perdita netta per lo Stato, sotto forma di mancati introiti fiscali, di circa 230 milioni di euro. Un taglio che priverebbe i servizi essenziali, a cominciare da quello sanitario, di fondi essenziali durante l’emergenza coronavirus. Il governo ha fatto sapere di essere “preoccupato” per la crescente tensione che ci è instaurata tra Premier League e calciatori in merito alla riduzione degli emolumenti.

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