Era un calcio d’altri tempi, sono passati solo poco più di 30 anni ma il mondo dello sport da allora è cambiato radicalmente. Nel maggio del 1987, il Cagliari militava in Serie B ed era ad un passo dalla retrocessione e dal fallimento. A sovvertire le sorti della squadra sarda, ci pensò proprio il Napoli campione d’Italia. Infatti, il 27 maggio del 1987, allo stadio Sant’Elia, andò in scena la semifinale di Coppa Italia tra il Cagliari e gli azzurri capitanati da Maradona. Più di 50 mila persone affollarono tutti i posti disponibili dell’impianto sardo per ammirare da vicino l’estro del “pibe de oro” campione d’Italia e del mondo con la sua Argentina. Con gli incassi di quel match (circa 600 milioni di lire) il Cagliari riuscì ad evitare il fallimento e a rimanere nella serie cadetta.
Sul campo però, i rossoblù erano avversari temibili nonostante la differenza di categoria. Infatti, il vantaggio che portò il Napoli in finale ( e poi a vincere il trofeo), arrivò solo minuto 77. Il marcatore? Diego Armando Maradona ovviamente che sfruttò un assist di Francesco Romano per bucare con un colpo preciso all’angolino l’allora portiere del Cagliari.
