Torna più forte che mai Gianluca, ti aspettiamo!

Nato e cresciuto a Napoli, Gianluca Gaetano è uno dei talenti partenopei più promettenti. Si è distinto nelle giovanili per la valanga di gol segnati. Questa stagione, con Ancelotti, avrebbe potuto segnare il suo cammino fra i grandi, ma le cose non sono andate per il verso giusto.

Ancelotti, in estate, lo sposta dall’attacco alla mediana, in una posizione, ovviamente, non sua, pensando che potesse svolgerla tranquillamente. Non lo lascia partire un po’ perchè, si pensava, volesse puntare su di lui (anche a gara in corso), e un po’ perchè non c’era una gran mole di calciatori in quel ruolo. La stagione con Ancelotti tutti sanno come è andata, difficoltà su difficoltà, e a risentirne è stato anche il giovane partenopeo. Con Sir Carlo pochi spiccioli di minuti in un paio di partite, nulla di più. Anche se la situazione, probabilmente, non permetteva l’inserimento di un ragazzo così giovane. Ma il talento c’è e non deve andare perso.

Ad esempio, tanto per dirne una, nell’ultima partita dei gironi di champions contro il Genk, il ragazzo fa il suo ingresso in campo negli ultimi minuti di partita (con un Napoli largamente in vantaggio) e qual è la prima cosa che fa? Un tunnel. Con tanto di siparietto con Ancelotti: “non farlo più, ti strozzo”. Questo è segno di tanto talento e spiccata personalità.

Con l’addio di Sir Carlo, saluterà anche lui Napoli per fare esperienza in B con la Cremonese. Un altro Talento azzurro che spera di sbocciare lontano dalla sua città (anche se in prestito, non dimentichiamolo).

Gianluca, dal canto suo, conosce le proprie potenzialità e risponde subito sul campo: alla prima da titolare in B, prestazione superba arricchita da un gol e un assist. E allora perché lasciar partire un giovane così promettente? Perché non farlo crescere in casa come fanno tante altre squadre?

Il problema è alla base: in Italia non c’è quella mentalità di ‘rischiare’ un ragazzo così giovane in campo, e soprattutto il Napoli non ha mai avuto un rapporto ottimo con i giovani. Poche sono le società che puntano sui talenti di casa propria, una fra tutte l‘Atalanta. Ed è qui che c’è un esempio che sa di ‘clamoroso’. Anche se non è proprio esploso a Bergamo, ma comunque in Serie A, Dejan Kulusevski (prestito al Parma ma di proprietà dell’Atalanta fino a gennaio, poi acquistato dalla Juve) è l’ultimo di tanti talenti nei settori giovanili delle società italiane. Una parola per descriverlo: formidabile.

Ora, dati alla mano, Gaetano, in primavera, riuscì addirittura a segnare più di Kulusevski: 14 gol e 9 assist per il primo; 5 gol e 10 assist per il secondo. La domanda ora è: perchè Kulusevski ha avuto l’opportunità di esplodere e Gianluca no? Ora uno gioca in B, e l’altro è stato già acquistato dalla Juventus per 40 milioni.

In fondo, se si riflette attentamente, probabilmente nemmeno Lorenzo Insigne sarebbe tornato in patria se non avesse segnato 18 gol e 14 assist in B con il Pescara di Zeman. Questa è una triste e dura realtà del calcio italiano o almeno di diverse società in A, vedendo poi come i club europei facciano le fortune con i propri talenti. Allora ci auguriamo che anche Gianluca segni ed esploda in B, così per poi rivederlo in Serie A. Magari al Napoli.

Torna più forte che mai Gianluca, ti aspettiamo fra i grandi.

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