Napoli grande con le grandi

La formazione intuita da Gattuso ha sintetizzato perfettamente la partita vista questa sera a San Siro. L’allenatore calabrese ha voluto a tutti i costi resettare dalla testa dei giocatori la partita di domenica per evitare trip psicologici controproducenti.

Ogni partita è a sé e il Napoli lo dimostra alla lettera: paradossale il cammino nelle ultime settimane con vittorie significative contro Lazio, Juve e poi Inter e le difficoltà abissali avute con squadre minori come Lecce. Difficile capire e pronosticare una squadra paurosamente bipolare e, al contempo, decisa solo quando vuole giocare la gara. La scelta tattica formalizzata dall’ex Milan lo ha visto vincente su Conte, inserendo Elmas al posto di Insigne, infortunatosi lievemente durante la rifinitura e tenuto in panchina per precauzione, si è rivelata positiva sia per le sue doti offensive sia per avere maggiore protezione in caso di ripartenza trasformando il 4-3-3 in 4-4-2 con il macedone pronto a retrocedere in caso di necessità. Sono mancati gli equilibri ultimamente e questa è parsa la soluzione migliore.

Dall’altro lato ciò ha significato una bocciatura pressoché definitiva per Lozano, finito all’ultimo posto nelle gerarchie del mister. Allarma la sua situazione, non è scontato che a giugno possa già fare le valigie. Tornando alla scelta tattica, un’altra valutazione intelligente è stata fatta con l’attacco, pronto a sacrificarsi: bravissimo Mertens ad arginare le incursioni di Brozovic, il croato più volte bloccato per evitare passaggi o tiri pericolosi sulla trequarti. Da premiare anche la difesa quasi sempre attenta con poche sbavature soprattutto iniziali da parte di Maksimovic, ma accettabili considerato l’avversario e lo stadio in cui si è giocato.

Nemmeno gli inserimenti sul finale di Eriksen e Sanchez per dar man forte ai compagni, hanno cambiato le carte in tavola, con il Napoli sì schiacciato nella sua metà campo, ma conscio che per battere questa Inter così in forma bisogna, in tal caso, rinunciare al gioco spumeggiante per uno più “all’italiana”. Profetico il ritorno di Fabian a centrocampo, suggellato da una rete pesantissima, oltre che bellissima. Vincere senza subire gol è un’altra novità, visto che nelle ultime tre partite in campionato si è saliti a 5 marcature contro.

Numeri preoccupanti che palesano le enormi difficoltà di equilibrio e di testa, quella che – appunto – c’è stata e non c’è stata in questa stagione. Ora tocca onorare una competizione che potrebbe seriamente migliorare una stagione disastrosa, lontana dai paramenti visti negli ultimi anni.

Articolo precedenteCoppa Italia, difesa azzurra imperforabile
Articolo successivoOspina: “Oggi molto compatti, dobbiamo continuare così”