Il calcio perde ancora…

Rimborsi tifosi
Rimborso tifosi

Perde ancora il calcio, perde ancora la bellezza di questo sport. Mercoledì sera, il Napoli scenderà in campo, a San Siro, nella semifinale di andata di Coppa Italia, contro l’Inter. Scenderà in campo da solo, senza tifosi azzurri al seguito.

Perde di nuovo il calcio, anche questa volta la vincono gli scontri.
L’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale ha deciso di interrompere la vendita dei biglietti nel settore ospiti, visto anche il precedente, dove perse la vita
il tifoso del Varese, Davide Belardinelli.

Molto spesso si parla di scontro tra tifoserie, ma è un errore che va sottolineato: il tifoso ama la propria squadra, la sostiene e da il supporto ai suoi giocatori.

Gioisce di fronte alla vittoria e sta male quando perde. Il tifoso va allo stadio e canta, lo fa per incitare e supportare, vive la partita come se la stesse giocando. Discute con chi gli è seduto di fianco se quell’azione è giusta o sbagliata.

Il tifoso si infervora di fronte ad un rigore negato, ma mantiene sempre fede a quelli che sono i principi dello sport, del calcio.

Poi c’è chi si nasconde dietro al tifo, per giustificare la violenza, il razzismo e tutto quello che va al di fuori dello sport. Non c’è più tifo, non c’è squadra del cuore, ma solo azioni che non hanno a che fare con lo sport.

Mercoledì sera, per l’ennesima volta, ci rimetteranno i tifosi, per azioni compiute da chi, con il tifo a poco a che fare. Mercoledì sera perderà di nuovo il calcio, per darla vinta a chi, con azioni violente e razziste, rovina la bellezza di questo sport.


Articolo precedenteInter-Milan 4-2, rimonta e primato per gli uomini di Conte
Articolo successivoCaressa: “Episodio Milik? Andava rivisto, ma c’è un altro errore fatto da Giua”