Lorenzo Insigne, un Capitano ritrovato?

Lorenzo Insigne, nato e cresciuto a Napoli, è il capitano della squadra della propria città. Un fardello pesante per un partenopeo di sangue, ma Lorenzino prima di arrivare ad ottenere la fascia da capitano ‘si è fatto le ossa’: prima la trafila nel settore giovanile azzurro, poi le esperienze in B con Foggia e Pescara (dove diventa Grande).
Con il Pescara, sotto la guida di Zeman, realizza 18 reti e 14 assist. Numeri da capogiro che gli valgono, finalmente, la chiamata di Aurelio De Laurentiis.
Il 16 settembre 2012 arriva il primo gol con la maglia azzurra e in Serie A nella gara interna contro il Parma, sostituendo Edinson Cavani. Poi arriva l’esordio in Champions con gol al Dortmund su punizione. Insomma, Lorenzo era un predestinato, uno dei migliori talenti partenopei e italiani e una volta ceduto Marek Hamsik ai cinesi del Dalian il 13 febbraio 2019, diventa capitano degli azzurri.

IL CAPITANO MANCATO
Il momento attuale del Napoli è fin troppo negativo. Nessuno si sarebbe mai aspettato una posizione del genere a questo punto del campionato. E, uno dei leader che è venuto a mancare, è stato proprio il capitano Lorenzo Insigne. Il rapporto con Ancelotti non è stato idilliaco, tanto poi da essere uno tra i promotori dell’ammutinamento post-Salisburgo. Prestazioni pessime, fischi assordanti alle uscite dal campo. Quella maglia azzurra tanto amata, pareva essere sempre più pesante. Fino all’incontro con Rino.

L’INCONTRO CON GATTUSO
Con Gennaro Gattuso tutto è cambiato. Nelle partite fin qui disputate, Lorenzo è tornato ad essere Capitano (molto spesso lo vediamo alzare le braccia per incitare i tifosi). Ma sopratutto è tornato a giocare. Infatti, è proprio da lui che, nelle partite della gestione Gattuso, partono le azioni più pericolose. Una serie di prestazioni positive coronate da una doppietta, quella contro il Perugia in Coppa Italia. Un gol che mancava da un po’, una doppietta che mancava dalla prima giornata di campionato contro la Fiorentina. Proprio dai Viola, questa sera, Lorenzo proverà a riconquistare tutti, continuando il percorso positivo (sul gioco, ma si attendono i risultati) di Gattuso e magari conquistando la seconda vittoria consecutiva dopo il Perugia in coppa.

UN TORO CHE VEDE VIOLA
Insigne-Fiorentina, un toro che vede Viola. Contro i toscani, in 16 incontri, ha realizzato 8 reti: una di queste in finale di Coppa Italia, dove si regalò il primo trofeo nel 2014.
Una squadra amata dal Capitano azzurro, e ci saranno ancora una volta i Viola sul cammino di Lorenzo. La squadra allenata da Iachini potrebbe essere l’occasione giusta per tornare a segnare nuovamente in campionato. Insigne è pronto a tornare magnifico, Il Magnifico. E questa volta non è nato a Firenze.

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