C’era una volta Fabian Ruiz…Dov’è finito il gioiellino spagnolo?

FABIAN DOVE SEI FINITO?

Questo è l’interrogativo che tutti i tifosi del Napoli si pongono. Lo spagnolo, elogiato per le sue qualità tecniche e la sua duttilità in campo, ha subito una vera e propria involuzione. Nonostante il momento negativo che vive attualmente il Napoli, probabilmente, il centrocampista basco è quello che ha deluso più di tutti.

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Aurelio De Laurentiis, nell’estate 2018, pagò la clausola rescissoria da 30 milioni di euro che legava Ruiz al Betis Siviglia e lo portò all’ombra del Vesuvio. Per il ragazzo spagnolo era arrivato il momento di fare quel salto di qualità che, viste le sue doti tecniche, era più che dovuto: centrocampista capace di ricoprire qualsiasi ruolo in mediana, tecnica, forza fisica, intelligenza tattica, visione di gioco, dotato di un buon tiro dalla distanza e capace anche di inserirsi.

Arrivato a Napoli, Fabian ha trovato un allenatore campione di tutto, Carlo Ancelotti. L’ex allenatore azzurro lo volle fortemente, voleva fare di lui un grande campione e il ragazzo non deluse le aspettative: terminò la stagione siglando cinque reti e a suon di ottime prestazioni. Poi tutto cambiò…

COSA È CAMBIATO?

È cambiato il Napoli. Azzurri che, in questa stagione, non si riconoscono: sprofondati all’undicesimo posto in campionato e con la Champions sempre più lontana. Un allenatore andato via per i risultati negativi, ed un altro che prova a risalire la china. E nel momento più oscuro, quando serviva una luce in mezzo al campo, Fabian Ruiz si è eclissato gradualmente.

IL DECLINO

Dopo la prima, buona, stagione in azzurro per Fabian è arrivato il lento declino. È vero, come detto, l’intera squadra non sta girando. Ma la sua involuzione è sotto gli occhi di tutti. In campo lo spagnolo non corre: lento nei movimenti e nei passaggi; viene saltato facilmente e non prova ad inseguire gli avversari una volta superato; forma fisica precaria, nullo nei contrasti; insomma più spettatore che giocatore. Ma il problema di fondo qual è? Il ruolo non suo? No, non può essere questo. Perché Fabian può. Il problema, probabilmente, è mentale.

Fabian, durante la sessione estiva di calciomercato, è stato uno degli azzurri più cercati. Le sue prestazioni passate, hanno fatto sì che grandi club, come Real e Barça, gli facessero la corte. E allora, forse, è proprio il richiamo dalla Spagna che destabilizza Fabian Ruiz. Due, i segnali del suo stato mentale turbato:

Sassuolo-Napoli, 22 dicembre 2019: Fabian è il peggiore dei suoi in quella partita. Gattuso lo sostituisce. Lui, probabilmente, arrabbiato con se stesso per la deludente prestazione, prende a pugni e calci la panchina. Cosa mai successa per Fabian, sempre composto e all’apparenza timido.

Napoli-Inter, match disputato il 6 gennaio 2020 e perso amaramente dagli azzurri: la panchina dell’Inter lancia in campo un secondo pallone, interrompendo l’azione dei ragazzi di Gattuso e Fabian perde la testa: calcia il pallone verso la panchina dei nerazzurri scatenando l’ira di Antonio Conte e dei suoi.

Ecco, in queste due occasioni, si è notato che Fabian non c’è con la testa. Ma il Napoli e Napoli non possono pensare ai perché di tutto questo. Con la Champions lontana c’è bisogno dei migliori calciatori azzurri. Fabian, fra tutti. È tempo di risalire la china.

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