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Macerie

Anno nuovo, stesso strazio: il Napoli dopo quasi 23 anni di imbattibilità al San Paolo contro l’Inter cade ai piedi di Conte e spreca una occasione per ritrovare fiducia flebilmente rivista grazie alla vittoria di Reggio Emilia. Niente da fare, l’incapacità di reagire è disarmante e si palesa già nel primo tempo con un errore di Di Lorenzo che cadendo lascia Lukaku a campo aperto e poi, tanto per non farsi mancare nulla, completa il giro Meret con una papera che ha macchiato una stagione, finora, positiva. Uno dei pochi, infatti, a fare la differenza. Può capitare anche ai migliori, figurarsi ad un ragazzo che da poco sta affrontando questo tipo di partite. Sbagliata la serata per sbagliare, però, perché nonostante Milik avesse dimezzato il risultato sul finire del primo tempo, le cose si sono messe peggio nel secondo.

La cosa più sconfortante è che la batosta finale firmata da Lautaro è stata provocata da un altro errore difensivo, questa volta di Manolas, dopo una prestazione iniziale della squadra propositiva e tutto sommato piacevole. Il possesso palla inefficace ha reso evidenti solo due cose: 3 errori individuali della difesa, tanti tiri sbagliati, dettati più dalla paura che dalle mancanze capacità tecniche. Una squadra allo sbaraglio con un malcapitato in panchina che solo ora sta capendo quante macerie ci siano intorno a lui.

Croce e delizia la prova di Lorenzo Insigne, messo sottocchio dai suoi tifosi, giudicato prima con i fischi e poi con gli applausi sulla punizione tirata magistralmente che solo la traversa ha rovinato. Un amore-odio sempre più forte, che però difficilmente farà decollare il rapporto in questa stagione quasi paradossale. Il Napoli ormai non si sa cosa sia, la tifoseria ancor meno. Lo sciopero degli ultras che perdura ormai da alcune settimane, in merito alle norme restrittive anche su infrazioni molto lievi costate daspi e multe ai presenti nelle curve, completano un quadro a dir poco disastroso.

Rifondare perché la giostra sta girando al contrario, ormai. E il mercato, ultima spiaggia per la risalita, sembra non troppo vicino dal decollare.

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