CdS: “Callejon sempre più nella storia del Napoli. Rinnovo, offerta pronta”

Sole o tempesta: José Callejon c’ è sempre. Sempre o quasi, certo, soprattuttoda quando è arrivato Car letto e il turnover è diventata una legge di vita azzurra. Ma tant’ è, cambia poco, e anzi la cronaca racconta di un importante e prestigioso traguardo in vista: in sei stagioni e mezza, l’ uomo venuto dall’ Andalusia ha messo insieme 320 partite con il Napoli. In tutte le competizioni: campionato e coppe varie. Risultato: è il giocatore della rosa azzurra attuale ad aver collezionato più presenze, anche di capitan Insigne, e soprattutto è a due passi dalla top five. Dal quinto posto dei magnifi ci alfi eri della storia del club, al momento di proprietà di Ciro Ferrara con 322 gettoni.

SPAGNOLO DI FERRO. E allora, l’ immarcescibile José. Dalla stagione 2013-2014, e dunque da quando ha messo piede a Napoli, Callejon non ha mai saltato una sola partita per motivi di carattere fisico. Mai un infortunio, mai un risentimento o un raffreddore. Nello specifico: in quasi sette anni e sette stagioni, lo spagnolo di ferro non ha giocato dall’ inizio o in corso d’ opera soltanto otto volte; due per squalifi ca e il resto per scelta tecnica. E per cinque volte la scelta è stata di Ancelotti, il teorico del turnover.

TATTICAMENTE. Di recente, comunque, anche Carletto s’ è convertito: finora, infatti, è sempre stato in campo sia in Champions (quattro volte in altrettante occasioni dal primo minuto), sia in campionato (nove dall’ inizio e tre subentrando dalla panchina). Il rendimento? Manco a dirlo: di gran lunga superiore alla media, sebbene la sua incidenza in zona -gol sia diminuita sensibilmente da quando Ancelotti ne ha modifi cato i compiti per l’ interpretazione del suo 4-42. Ecco, in questa chiave l’ eventuale metamorfosi verso il 4-3-3, un amarcord del recente passato esi Ancelotti gli ha modificato i compiti Segna meno, ma il rendimento è alto bito una sola volta con il Toro, però con Lozano a destra nella formazione di partenza, potrebbe anche favorirne l’ esplosione in fase realizzativa. A suo tempo.

NUMERI E FUTURO. La certezza, comunque, è che Callejon è diventato un totem del tecnico proprio com’ era già accaduto con Rafa, l’ uomo che lo ha portato dal Real e soprattutto lanciato in orbita fino a fargli centrare il record personale di 20 gol, e con Sarri. Che lo considerava, ammettendolo pubblicamente: l’ unico elemento insostituibile della squadra. Sabato a San Siro con il Milan, nel frattempo, continuerà la sua scalata personale: attualmente conta 320 presenze complessive e, dicevamo, in due salti aggancerà Ferrara al quinto posto di questa speciale classifi ca. Di queste, 234 sono relative al campionato e 66 alle coppe europee: primatista internazionale tra gli attuali compagni. Il futuro? Annali a parte, è tutto da scrivere: il suo contratto scadrà a giugno 2020 e a gennaio potrà svincolarsi a parametro zero, ma De Laurentiis gli ha off erto un biennale alle medesime cifre attuali (3 milioni). Sarà una scelta di vita. E comunque, tanti applausi.

Fonte: Corriere dello Sport

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