Ammontano a circa 25 milioni di euro le economie di spesa legate all’ organizzazione delle ultime Universiadi: fondi tornati nella disponibilità della Regione che a sua volta ha deciso di reimpiegarli ancora in opere di impiantistica sportiva. In parte a completamento di quelle già avviate, il resto a disposizione dei Comuni che ne faranno richiesta per interventi sulle infrastrutture sportive. Soddisfatto il commissario per le Universiadi, Gianluca Basile: «È il frutto di una gestione attenta – commenta – e mi fa piacere che questi soldi siano stati reimpiegati nell’ impiantistica sportiva, sia per completare le opere già avviate sia per eventuali nuovi interventi. Prima di chiudere l’ esperienza commissariale (a fine anno, ndr) siamo certi di poter restituire altre risorse pubbliche di quelle che erano state destinate all’ evento (in tutto 270 milioni). Ma su questo potremo essere più precisi a dicembre, dopo che avremo effettuato i vari collaudi. Solo allora avremo un quadro preciso di quanto risparmiato complessivamente».
Quanto ai primi 25 milioni tornati alla base, di questi sono 14 quelli che la Regione ha destinato per la sistemazione dello stadio Collana (la società Giano concorre con ulteriori 7 milioni), il completamento del San Paolo, dell’ Albricci di Napoli, dello stadio Moccia di Afragola, dello stadio Arechi di Salerno, dello stadio Pinto di Caserta, del campo sportivo Conte di Mondragone e del Palazzetto dello Sport Unisannio. Gli altri undici andranno a finanziare interventi di minori dimensioni, da realizzarsi a cura dei Comuni, ciascuno di importo massimo non superiore a 100 mila euro, da individuarsi a seguito di apposita manifestazione di interesse.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
