CdS: “Il Napoli piomba s Haaland, ma c’è da battere un altro top club”

Visto da vicino, in quell’ ora e mezza da cuore e batticuore, il rischio di ritrovarsi senza fiato e senza parole s’ è avvertito in lungo in largo, dall’ area di rigore sino alla periferia dell’ anima: perché in quel gigante (un metro e novantaquattro centimetri) teoricamente – ma assai teoricamente- acerbo per i suoi diciannove anni, il calcio è ovunque e non solo nella testa. Si scrive Erling Braut Haaland e ci si ritrova, così, non certo stupiti, dinnanzi a un giocatore già fatto e (chiaramente) ancora da finire, in cui spicca il talento e però anche la personalità, la maturità e pure quella faccia tosta che serve, soprattutto nelle strozzature dei sedici metri, per farsi largo senza scrupoli e buttarla dentro. E si riscrive Haaland e si scopre che sei gol, in tre gare di Champions League, non le aveva mai segnate nessuno; che a presentarsi sul dischetto, con il pallone che brucia, soltanto Bojan era stato più precoce; e che tra gli under 20, a fare «tre su tre» al debutto, era stato capace semplicemente Karim Benzema.

UNITED. Haaland è stato un sogno di De Laurentiis, di Giuntoli e di Ancelotti, il profi lo giusto per dare ulteriore senso al Progetto, la sintesi di un’ Idea prepotente d’ andare a rovistare in casa del Salisburgo per provare a capire se fosse mai possibile, un giorno, sedersi a chiacchierare. Ma poi è arrivato il Manchester United, con il suo fascino e anche la sua ric chezza, e s’ è spenta la luce che pure, nelle tenebre delkla Red Bull Arena, a precisa domanda, sembrava fosse tenuta accesa dal centravanti norvegese, abile persino dialetticamente e sveglio, tanto sveglio, pure nel sorriso per ammiccare. «Se il Napoli mi vuole? Chiedetelo a loro….». Il Napoli lo avrebbe voluto, certo che sì, e intanto aveva cominciato, da un po’, a seguire sia lui che Szoboszlai: l’ aveva fatto con discrezione, provan Con I Red Devils in lizza la quotazione dell’ asso norvegese sale alle stelle do a non dare nell’ occhio, fino a quando non ha scoperto che poi la competizione si sarebbe allargata e che il Manchester United l’ avrebbe riportato nella città in cui il papà, Alf -Inge, divenne pilastro del City.

QUANTO COSTA. Haaland è una forza della natura, un inno alla spensieratezza e però anche una cascata di milioni di euro per il Salisburgo, che già di suo naviga nell’ oro e che può godersi quest’ aff are annunciato con il Manchester United che moltiplicherà (ma quante volte, dieci o venti?) quei cinque milioni di euro investiti otto mesi fa per “strapparlo” al Molde. Business is business, dicono a Manchester….

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