Lega Serie A contro il “pezzotto”: grandi budget per spegnere le fonti di segnale, i dettagli

Queste la parole di Luigi De Siervo, ad della Lega di A, a margine dell’Assemblea di Lega di oggi: 

“Oggi si è concluso un consiglio in cui si è parlato di vari temi, in particolare dell’antipirateria. Avremo un budget rilevanti che permetterà un lavoro di quattro fasi. La prima è di monitoraggio delle violazioni, ci sono sistemi raffinati per riconoscere i flussi illegali in rete. Noi avevamo due soluzioni tecnologiche, una francese e una inglese, ne avremo altre due, una israeliana e una spagnola. Come è facile comprendere c’è un riconoscimento abbastanza semplice sui social media. Avendo un contatto diretto con chi gestisce i social, chiederemo di far cadere i contenuti in tempo reale. Anche se il pirata dovesse mandare in onda con un telefono, riusciremo a bloccarlo. Dobbiamo proteggere il nostro contenuto. In questa lotta tra guardie e ladri, che si protrae, ci sono le iptv: le persone hanno la percezione di acquistare un contenuto pagandolo: il pezzetto era un decoder, ora avviene tutto in digitale. Cerchiamo di colpire le attività criminose: il sistema di monitoraggio ci porterà al punto finale da dove arrivare il segnale: spengendo determinati siti li chiudi a cascata”.

Sul tema legale “Poi c’è il punto legale: i nostri avvocati hanno ricevuto l’autorizzazione giuridica, con una forma inaudita, per poter spegnere il determinato sito che gira i contenuti. I tempi sono ancora troppo lenti, nell’ordine di giorni invece che ore e minuti. Stiamo cercando di fare una convenzione con questi soggetti, ma dobbiamo evitare che il sistema poi danneggi il nostro calcio”.

Ancora sulla pirateria “La terza fase è quella della lobby: inizialmente sul governo, affinché gli strumenti vengano potenziati, stiamo cercando di portare in Italia dei modelli per spegnere determinati siti in tempo reale. Vorremmo che il nostro triste record di pirateria venisse meno. Il danno da fenomeno pirateria è di circa 150 milioni di euro annui. C’è chi si spinge su cifre più esorbitanti. L’obiettivo è spegnere BeOutQ prima delle prossime aste per i diritti. Non è solo la Serie A, ma anche Premier, Liga…”.

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