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PAGELLE MN – Debacle azzurra: mago Meret, Mertens non basta, male Koulibaly

Empoli 2 – 1 Napoli.
Debacle azzurra in terra toscana, i partenopei salutano il Castellani con una brutta sconfitta – la quinta in questa Serie A – ma soprattutto con una brutta prestazione.
Più che l’Arsenal, i ragazzi di Carlo Ancelotti sembravano pensare ancora allo splendido poker rifilato alla Roma qualche giorno e, così facendo, si sono ritrovati a specchiarsi in modo narcisistico, mentre un agguerritissimo Empoli ne rifilava due al povero Meret e si portava a casa il bottino pieno.

MERET 7- Probabilmente il migliore in campo (insieme a Zielinski) in questa brutta uscita partenopea.
Incolpevole sul primo goal – palesemente deviato dal polacco stesso – avrebbe potuto fare qualcosina in più sull’incornata vincente di Di Lorenzo.
Se l’Empoli ha rifilato solo due reti, è solo grazie al portierone ex Spal: prodigioso in occasione del tap-in a porta vuota di Caputo nel primo tempo, si è ripetuto nel secondo tempo sul violento sinistro di Farias dalla breve distanza.

MALCUIT 4,5 –Brutta partita del numero 2 azzurro che non riesce a tenere salda una difesa quantomai ballerina in fase di copertura. Volendo salvare la prestazione del terzino destro, ci si potrebbe appellare alle sue sporadiche volate offensive, risultate comunque sterili ai fini offensivi.

KOULIBALY 4,5 – Dove avete messo il vero Kalidou? A guardarlo bene, si fatica a credere che possa essere il vero numero 26 della retroguardia partenopea.
Completamente abbandonata l’idea di salire ad impostare, l’ex Genk ha dimostrato grande distrazione anche in fase difensiva, lasciandosi anticipare in diverse occasioni.

LUPERTO 5,5 –Era la sua chanches, e l’ha giocata male. Non si macchia di errori particolari ma non dimostra di meritare una maglia da titolare. Complice anche l’appannamento del suo compagno di reparto, si abbandona ad una prestazione anonima.

MARIO RUI 5,5 – Combatte comunque, è nel suo credo e anche se talvolta pecca di precisione, non si può dire che non abbia provato a dare un buon contributo alla fase di spinta.

ALLAN 5 – Anonimo, quasi sempre fuori dal gioco ma anche poco incisivo in fase di interdizione. Sonnecchia a lungo, si tira fuori dai giochi e aspetta solo la sporadica occasione per recuperare qualche pallone

ZIELINSKI 7 –Protagonista assoluto di questa partita, sia in positivo che in negativo. Suo il tocco decisivo che ha tagliato fuori Meret sul tiro di Farias, ma altrettanto decisiva la bordata che ha sganciato da fuori area al 44esimo, trafiggendo Provedel.
Si industria in fase offensiva, va diverse volte al tiro e si inserisce anche in area con tagli sanguinosi.

CALLEJON 5,5 – Difficile giudicarlo in base al suo lavoro offensivo, relegato a movimenti piuttosto leggibili. Rilevante, invece, la sua collocazione difensiva dopo l’ingresso di Verdi. Lo spagnolo ha comunque dimostrato enormi capacità di copertura, soprattutto in occasione del taglio difensivo su Farias a pochi minuti dalla fine.

YOUNES 6 – Di poco sulla sufficienza, paga la generosità con cui si è industriato sulla fascia destra sulle spinte offensive, tentando a più riprese l’uno contro uno e la conclusione in porta.

OUNAS 4,5 -Sciupa l’occasione di mostrare le sue qualità. Si impegna palla al piede ma pecca di egoismo.

MILIK 5 – Ci si aspettava molto da lui, soprattutto dopo le ultime uscite, ma ha deluso le aspettative. Restato tutta la partita al centro dell’area, gli esterni lo hanno cercato a più riprese con palle in area di difficile ricezione. Cambia molto con l’ingresso di Mertens.

MERTENS 5,5 – Subentra e cerca di spaccare la partita, come ai vecchi tempi. Ci prova e per poco non ci riesce, complice anche un pò di imprecisione. Si trova molto con il compagno Milik e nel giro di qualche minuto dal suo ingresso il pacchetto offensivo azzurro acquista una nuova verve

FABIAN RUIZ 5 – Subentra anche lui ma non riesce a farsi un regalo il giorno del suo compleanno. Prima esterno, poi centrocampista centrale, non riesce comunque a fare la differenza.

VERDI 4,5 – Scarico, impreciso, forse stanco. Subentra a poco dalla fine ma non regala la freschezza che mister Ancelotti gli ha chiesto

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