La Seria A contro Gravina: il diritto di riacquisto deve esserci

La Serie A chiederà a Gabriele Gravina di non eliminare il diritto di riacquisto, introdotto in Italia meno di un anno fa mutuando uno strumento presente da tempo in Spagna. “Il presidente Figc vuole applicare una stretta ai sistemi utilizzati per effettuare maquillage nei bilanci dei club. E il diritto di riacquisto, così come è stato sfruttato in alcune operazioni di mercato potrebbe prestarsi a queste distorsioni, legittime a livello normativo, ma discutibili dal punto di vista etico. Se ne parlerà oggi in Consiglio Federale. In Via Allegri la massima divisione, rappresentata da Micciché, Marotta e Lotito, proporrà di non eliminare il diritto di riacquisto. L’ultimo punto è stato fatto ieri in occasione del Consiglio di Lega a Milano. Ma già in precedenza i club avevano avuto modo di confrontarsi sul tema. La massima divisione, però, non vuole enfatizzare questa differenza di vedute con il presidente federale. Gravina a sua volta ha già pronta una controproposta. Per mantenere in vita la norma suggerirà una modifica all’attuale regolamento: consentire l’iscrizione a bilancio degli effetti positivi non al momento della pattuizione della cessione soggetta a riacquisto, ma a quello successivo legato all’eventuale effettivo esercizio di quel diritto. In questo modo sarebbe più complicato ricorrere allo strumento per abbellimenti di bilancio. Ma resterebbe l’utilità di mantenere un legame con il calciatore per valorizzarlo“.

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