Il Roma – Solito episodio arbitrale pro Juve, ora testa all’Europa League

Non c’è niente da fare. Devono vincere sempre loro. In un modo o nell’altro i tre punti vanno sempre alla Juventus. Almeno questo è il conto amaro di questo campionato: il Napoli perde anche il match di ritorno e si ritrova di nuovo a recriminare. Anche perché, nuovamente, la Juve viene aiutata dal solito discutibile episodio arbitrale. Un’espulsione di Meret assai dubbia, un contatto che forse non è stato nemmeno tale su Cristiano Ronaldo lanciato a rete dopo uno sciagurato retropassaggio di Malcuit. Rocchi non esita ed estrae il rosso: protestano tutti. 

IL PORTIERE, i compagni, Carlo Ancelotti. Ma l’arbitro è fermo e determinato nel non andare al Var, quantomeno a verificare. È l’inizio della fine, perché proprio da quella punizione nasce il vantaggio dei bianconeri con Pjanic, che poi raddoppieranno con Emre Can, che sfrutta un altro errore della difesa azzurra. Nel secondo tempo si ristabilisce il numero, anche la Juve resta in dieci. Callejon accorcia, ma la rimonta non riesce perché Insigne manda sul palo un rigore concesso per fallo di mano di Alex Sandro. La Juventus vince 2-1 a Napoli e ipoteca lo scudetto. Al San Paolo i bianconeri conquistano i tre punti grazie alle reti segnate da Pjanic ed Emre Can nel primo tempo. Nella ripresa Callejon accorcia la distanze, ma nel finale Insigne sbaglia il rigore del pareggio permettendo alla Juve di volare in classifica a +16 sui partenopei, distacco probabilmente incolmabile quando mancano dodici giornate al termine del campionato. 

IL BIG MATCH tra le migliori due squadre della Serie A è subito nervoso e complicato per l’arbitro Rocchi. Il Napoli parte meglio e sfiora il gol all’11’ Zielinski, ma al 25’ la sfida cambia: Malcuit sbaglia un semplice passaggio e lancia Cristiano Ronaldo, il bianconero salta Meret e cade. L’arbitro di Firenze fischia il fallo ed espelle il portiere del Napoli anche se le immagini televisive lasciano qualche dubbio sul contatto. Ancelotti sacrifica Milik per mandare in campo Ospina, ma l’estremo difensore colombiano non ha neppure il tempo per scaldarsi, perchè Pjanic trasforma in modo perfetto la punizione e porta avanti la Juventus. 

LA REAZIONE del Napoli è veemente: i padroni di casa colpiscono un palo con Zielinski e spaventano più volte Szczesny, ma al 39’ arriva il raddoppio della Juve con Emre Can che di testa sfrutta al meglio il cross di Bernardeschi. La ripresa è totalmente diversa, complice anche l’ingenuità di Pjanic che rimedia il secondo giallo dopo pochi secondi per un fallo di mano. Ritrovata la parità numerica e con Mertens al posto di Malcuit, il Napoli si getta all’attacco e al 61’ accorcia le distanze con Callejon, servito alla perfezione da Insigne. I partenopei ci provano con Allan, Zielinski e Fabian Ruiz finchè al minuto 84 la grande opportunità capita a Insigne, che però calcia sul palo il rigore concesso da Rocchi per un fallo di mano di Alex Sandro. La Juve vince e ora vede da vicino l’ottavo scudetto consecutivo. Il Napoli ora deve tuffarsi in Europa League: giovedì arriva il Salisburgo per l’andata degli ottavi di Europa League: è quella l’occasione che il Napoli non può fallire. Peccato, soprattutto perché il San Paolo pieno (ma senza pienone) avrebbe meritato quantomeno la soddisfazione del pareggio. Sarà per il prossimo campionato.

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