Il Roma – Caiazza critico: “Ancelotti deve capire il prima possibile cosa non gira nell’attacco del Napoli”

Ci risiamo. Dopo Firenze anche al San Paolo contro il Torino si gioca bene, si crea tanto ma non si vince. Stavolta Carlo Ancelotti non si è fatto pregare più di tanto nel lamentarsi della scarsa vena realizzativa. «Non è possibile che in due partite creaiamo 19 palle gol e finisce 0-0», un ammonimento non da poco da parte dell’allenatore azzurro che davvero non sa più cosa fare. La squadra gioca bene, domina in lungo e in largo ma arriva sotto porta e non conclude. O se lo fa non è precisa. Bisogna lavorare su questo aspetto. C’è una carenza che preoccupa visto che bisogna onorare il campionato e soprattutto si deve andare avanti in Europa League. A Zurigo sì, si è vinto 3-1 ma anche lì si poteva fare molto di più. Ma ciò che fa rabbia è che con i quattro punti che mancano nelle ultime due partite si poteva stare ancora attaccati alla Juventus che oggi è a + 13. Dietro l’Inter si è avvicinato un po’ ma la preoccupazione è veramente poca. Si sta in una terra di mezzo che potrebbe togliere molti stimoli al gruppo partenopeo cammin facendo. Certo, quel palo di Insigne avrebbe potuto avere miglior fortuna. Come il tiro a tu per tu sempre del Magnifico con Sirigu. Il portiere granata è riuscito grazie alla dea bendata ad evitare lo svantaggio ma c’era tutta la porta aperta per poter piazzare il colpo. L’unica consolazione della serata è stata la bella prestazione. Il Napoli gioca al calcio a dispetto di chi dice che con Ancelotti si punta solo al contropiede. Il Toro si è posizionato bene in campo ma nel primo tempo poteva finire tranquillamente 3-0. L’amico Mazzarri al termine dell’incontro si è detto soddisfatto di come sono andate le cose. E ci mancherebbe. Eppure con un po’ di lucidità in più, i granata avrebbero potuto anche confezionare la beffa ai napoletani su due contropiedi consecutivi. Prima Allan e poi Malcuit hanno evitato al Toro di vincere addirittura. Sarebbe stato un crollo psicologico non da poco per l’ambiente Napoli. Un ambiente che purtroppo si è raffreddato. Anche iersera al San Paolo c’erano pochi intimi sugli spalti. Il popolo azzurro è sempre stato vicino ai propri beniamini ma adesso ha deciso di staccarsi. L’amore c’è sempre ma si preferisce rimanere a casa. Una penalizzazione non da poco poiché la spinta serve sempre. Soprattutto in questo momento dove la Juve è lontana e può scattare una molla di “sbraco” nella testa degli azzurri. La fede è sempre la fede e quindi ci si deve avvicinare al Napoli altrimenti si fa solo la fortuna degli avversari e soprattutto della Signora che ormai vola spedita verso il tricolore visto e considerato dietro nessuno prova a fermarla. Come detto Ancelotti era molto arrabbiato a fine gara. Deve trovare l’alchimia giusta affinché si torni a vincere in campionato. Domenica si va a Parma per esempio e sarebbe opportuno portare a casa i tre punti. Intanto ci si deve concentrare sulla sfida di giovedì con la Zurigo. Ormai la qualificazione sembra cosa fatta ma se allenamento deve essere che sia fatto bene andando a segnare senza difficoltà. Soprattutto Milik deve capire cosa vuole fare da grande. Un bomber come lui non può arrivare tre volte davanti alla porta e non metterla dentro. Il polacco si è preso la scena fino a qualche partita fa mentre adesso si è addormentato. Complimenti ad Allan, invece, che si è ritrovato alla grande. «È di un altro pianeta», ha detto Mazzarri. E meno male. Il brasiliano ha dimenticato il Psg e questa è una buona notizia. Per tutti.

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