La Stampa: “Belotti, il Napoli è la sua vittima preferita! I dettagli del match”

Ci sono numeri che caricano di attesa, e speranza, il viaggio granata a Napoli. Quello più rumoroso gira attorno ad un capitano del Toro, Andrea Belotti, che vede rosso quando incrocia gli azzurri partenopei: in sette partite da titolare in A il Gallo ha realizzato cinque reti, un bottino mai così ricco contro nessuna delle altre squadre del campionato attuale.

Stadio deserto Belotti ed il Napoli è la storia di un conto aperto anche in un momento storico in cui il capitano granata fatica più da giocatore a tutto campo che da uomo di area di rigore. «Una volta che ritroverà la strada del gol farà come una slot machine. Non si fermerà più», la riflessione del patron Urbano Cairo. Domenica sera, a Fuorigrotta, farà freddo sugli spalti perchè altri numeri raccontano di una corsa al biglietto che non c’ è: le previsioni parlano di venti, venticinquemila spettatori al massimo sulle tribune in uno stadio, praticamente, deserto. A Napoli si pensa, ormai, all’ Europa League come obiettivo stagionale: lo scudetto è andato ed il secondo posto (quasi) al sicuro tanto da non scomodare la passione dei tifosi se non per i match più attesi. Ripetere il cammino dell’ 88 In questo quadro, un po’ inedito, del San Paolo, Belotti è chiamato a correre in modo diverso: aggressivo sul primo difensore avversario, ma non oltre la metà campo azzurra. Questo gli chiede il tecnico toscano Mazzarri, messaggio disatteso nella sofferta vittoria di domenica scorsa con l’ Udinese quando il Gallo è stato tradito, ancora una volta, dalla troppa generosità. Che atteggiamento avrà il Toro nella notte napoletana? Mazzarri ritrova Zaza dopo la squalifica e dovrà scegliere se utilizzarlo dal primo minuto al posto di Iago Falque o dare fiducia allo spagnolo perchè l’ ipotesi tridente sembrerebbe da escludere. I numeri granata dicono che contro il Napoli, spesso, finisce gambe all’ aria: nelle ultime sette sfide, un solo pareggio e sei sconfitte. Belotti vuole interrompere un’ astinenza che, su azione, dura dalla trasferta del 22 dicembre a Reggio Emilia con il Sassuolo. Il Toro vorrebbe uscire dal campo per la quarta volta senza subire gol, variabile che non si verifica dall’ aprile dell’ 88: per dare forza a quella che sarebbe una piccola impresa tornerà Nkoulou a difesa di Sirigu.

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