Repubblica: “Montepremi più ricco e premi Uefa, ora l’Europa League vale un tesoro”

Con Aurelio De Laurentiis al seguito, ma senza un pilastro come Raul Albiol. L’ avventura del Napoli in Europa League inizia soprattutto con la pessima notizia del ko dello spagnolo, che è stato operato ieri mattina a Londra al tendine rotuleo e resterà fuori almeno per otto settimane, privando così Carletto Ancelotti di uno dei suoi principali punti di riferimento: in campo e nello spogliatoio. È invece un segnale promettente la presenza al fianco della squadra del presidente, che ha deciso di partecipare alla trasferta in Svizzera e salirà dunque sul volo charter in partenza stamattina da Capodichino, alla vigilia del debutto di domani notte (ore 21) al Letzigrund Stadion. Il numero uno azzurro sarà in prima fila durante la rifinitura di oggi pomeriggio a Zurigo e chiederà ai giocatori il massimo impegno nel primo round dei sedicesimi di finale, per ipotecare il passaggio agli ottavi senza attendere il ritorno del 21 febbraio al San Paolo.

La ribalta internazionale è più che mai importante per il futuro del club, anche se il fascino del torneo è giocoforza inferiore rispetto a quello della Champions. Ma il Napoli non può permettersi di snobbare l’ Europa League come se fosse una ” coppetta”, questa volta, a differenza di quanto era successo invece nelle scorse stagioni. I motivi per provare ad andare in fondo nella seconda competizione continentale sono infatti almeno tre e tutti importanti. Numero uno: Ancelotti, la squadra e i tifosi ( in Svizzera ne sono annunciati almeno 2500) sognano di alzare al cielo un trofeo, che sarebbe il premio meritato per un gruppo costretto suo malgrado ad accontentarsi finora di una lunghissima serie di piazzamenti. Numero due: c’ è in palio un montepremi più ricco rispetto al passato e la vittoria del trofeo garantirebbe subito a De Laurentiis 13.5 milioni di entrate, senza tenere conto dell’ incasso successivo per la partecipazione alla prestigiosissima Supercoppa Europea, contro la vincitrice della Champions. Numero tre: il club ha urgente bisogno di consolidare il suo ranking Uefa, visto che sono in scadenza i punti conquistati quattro anni fa grazie alla semifinale raggiunta proprio in Europa League con Rafa Benitez in panchina. Senza un altro risultato positivo, numeri alla mano, gli azzurri scivolerebbero infatti almeno nella terza fascia e sarebbero dunque poi penalizzati durante il sorteggio della prossima Champions League. Si spiega anche così la decisione di De Laurentiis di stare accanto alla squadra, che tra l’ altro ha già ipotecato il suo secondo posto in campionato e d’ ora in poi avrà di conseguenza proprio nell’ Europa League il suo principale obiettivo nella seconda metà della stagione. Ma il Napoli, al di là delle apprezzabili intenzioni da parte di tutti, dovrà essere bravo adesso superare il trauma per il ko di Albiol, che nella migliore delle ipotesi ritornerà a disposizione per una eventuale semifinale. Lo spagnolo ha scelto di farsi operare da un chirurgo di sua fiducia a Londra e ha avuto il via libera della società, che aveva già permesso di curarsi lontano da Castel Volturno a molti azzurri. Per la trasferta in Svizzera non saranno disponibili nemmeno Mario Rui e Verdi ( contusione al ginocchio, non grave). Tutti gli altri proveranno a fare quadrato: la lunga ( si spera) scalata verso la Coppa inizia da Zurigo.

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