Decisamente due punti persi!

Un punto in casa della Fiorentina non è mai stato malvagio per nessuna squadra, ma quando il campo ti dà l’opportunità di poter segnare 4 reti nitidamente e clamorosamente fai l’en plein di errori allora qualche rimorso resta, fa riflettere. Il Napoli ha perso Hamsik dopo la sua ultima miglior partita contro la Sampdoria, in cui ha salutato il San Paolo con un velo di commozione, il quale però non era ancora a conoscenza della fine di questa storia d’amore.

La squadra avrebbe dovuto rispondere positivamente, dunque, dopo quella prestazione e un riscatto emotivo, rispetto l’anno scorso, che però non c’è stato. Il parco attaccanti è apparso poco lucido, tanto che Insigne (alla prima con la fascia da nuovo capitano), Mertens e poi Milik hanno sbagliato reti che, in altri tempi, non avrebbero sicuramente mancato. A mancare, inoltre, è l’appuntamento con il gol fuori casa, nonché la vittoria che ormai da Cagliari non si vede. Il secondo test in cabina di regia per Fabián è andato decisamente peggio del primo contro la Lazio. Ha perso qualche pallone di troppo, non da lui vista la stazza fisica e la capacità, fra le tante, di farsi valere fra uno o più avversari.

Ottima la ripresa di Allan che pare, finalmente, aver messo da parte – almeno fino a maggio – le sirene francesi del Psg. Se l’attacco ha steccato, la difesa si è comportata egregiamente, tranne per sottili sbavature. Bene sia Maksimovic che Hysaj sulla destra, una coppia che si è vista poco ma che stasera non ha per niente sfigurato; sufficiente Meret che però ha il dovere di migliorare i lanci lunghi per evitare inutili rimesse laterali. Insomma, più che di un punto guadagnato si può parlare di due punti nella Firenze dantesca. Si torna a casa con un po’ di rammarico, sperando che almeno contro lo Zurigo la squadra sarà sazia di gol.

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