L’ultima vittoria di Marek Hamsik

Chi di 3 a 0 ferisce, di 3 a 0 perisce: il Napoli cambia pelle dopo la pessima prestazione contro il Milan, in cui ha detto addio alla Coppa Italia. Bisognava ripartire, ma soprattutto convincere i tifosi azzurri, anche se poco più di 15mila oggi presenti al San Paolo, che la squadra c’è è quella sconfitta doveva temprare gli animi per ripartire ancora con più voglia.

Quagliarella, che all’andata aveva segnato l’ultima rete, è rimasto questa volta a bocca asciutta in una giornata speciale per lui sia per il ritorno in quello che è stato lo stadio della maglia del suo cuore, sia per quel record di Batistuta eguagliato ma non superato, cioè quello di 11 partite a segno (con la sola interruzione contro la Roma in cui, però, non è mai entrato). Da sottolineare un grande primo tempo degli undici in campo che hanno schiacciato nella loro metà del rettangolo verde i blucerchiati in grande difficoltà nelle ripartenza a causa di un pressing costante degli azzurri, bravi nel recupero palla.

Le pecche delle ultime due gare sono state colmate da un centrocampo molto equilibrato: Hamsik il faro della mediana che oggi clamorosamente avrebbe detto addio al suo pubblico per firmare un contratto da 9 milioni per tre anni in Cina, lanci con il compasso del capitano che è l’unico – per caratteristiche – a far girare la palla; Callejon il solito equilibratore e Zielinski sontuoso sia tecnicamente che per prestanza fisica, davvero gli è mancato solo il gol. Ancora sottotono Allan, da smaltire le voci di mercato che lo hanno turbato e non poco. L’attacco ha risposto alla grande dopo le due partite senza segnare, Insigne è tornato al gol e Milik si è confermato uomo d’area di rigore.

Resta il rammarico per la Coppa Italia, ma la vittoria di oggi pomeriggio può dare segnali positivi per il futuro.

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