LA MIGLIOR PARTITA DEL 2018 – Al secondo posto troviamo…

Stadio pieno, luci e colori si mischiavano mentre il Napoli scendeva in campo provando a scrivere la storia. Era il 3 ottobre, la musichetta Champions riecheggiava nella testa dei tifosi pronti a far sentire la propria voce per dare la carica agli azzurri e intimorire i quasi imbattibili giocatori del Liverpool, abituati nel loro stadio a sentire il pubblico cantare per 90 minuti e oltre.

Ancelotti che contro la squadra inglese ha vissuto gioie e dolori chissà come avrà passato la notte precedente, probabilmente ad immaginare come “incartare Klopp e i suoi uomini. Quasi tutti avrebbero fermato per un pareggio quella sera, la differenza tra le due squadre era evidente, ma il calcio non sempre è una scienza esatta. Subito gli azzurri proposero il loro gioco fermando più volte l’incursione di forti esterni, Salah e Mané, che non ebbero vita facile contro la difesa partenopea. Sicuramente una partita studiata minuziosamente sia dal punto di vista tattico che della concentrazione, perché basta un attimo per ricevere il colpo di grazia. Gli 11 in campo sembravano avere pieno controllo del match, con una grande uscita – tra l’altro – di Ospina sull’egiziano che chiuse lo specchio della porta. 0-0 alla fine del primo tempo, ma la speranza di portare quei tre punti a casa si stava facendo sempre più concreta.

Il pressing alto del centrocampo partenopeo, il 4-4-2 che in fase di ripartenza si trasformava in un 4-2-4 mise in difficoltà la mediana avversaria che perse non pochi palloni, fino a che al novantesimo, su una grande giocata di Callejon, lo scugnizzo di Frattamaggiore segnò il gol che avrebbe scritto un pezzo di storia nonostante l’esito finale di questo percorso Champions. Nonostante tutto, partite del genere, da grande squadra, restano nel cuore delle persone. Sfidare i vice-campioni di Europa, batterli e regalare per una notte ai tifosi la gioia di meritarsi questo tipo di palcoscenici fa sì che il calcio sia ancora lo sport più bello del mondo.

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