E se il problema fosse proprio alla base?

Come di consueto, anche la scorsa giornata di Serie A si è chiusa tra le polemiche: dopo aver assistito alle proteste di Walter Mazzarri, relative ai possibili rigori su Belotti e Zaza, non segnalati dalla terna arbitrale, ci ha pensato Di Bello a chiudere in bellezza, non sanzionando una netta spinta fin Florenzi ai danni di Pandev in area di rigore.

L’ausilio della tecnologia, sembrava fino alla metà dello scorso campionato aver raggiunto l’obiettivo finale: percentuali di errore nettamente diminuite e le ‘piccole’  che sembravano finalmente esser tutelate.

Qualcosa da gennaio in poi è però cambiato, i check dei direttori di gara sono diminuiti sempre più facendo invece aumentare le polemiche annesse.

Decisioni inspiegabili, come quella di ieri sera, che fanno sorgere un quesito: che il vero problema sia la qualità della nostra scuola arbitrale?

Già, incredibile la differenza rispetto a campionati come quello inglese, o addirittura a competizioni come la Champions, gare in cui le polemiche stanno a zero, pur senza il minimo aiuto video. 

Confronti che dovrebbero far riflettere, magari portando ad una rivoluzione “culturale” la Lega.

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