FIORI DI PRIMAVERA – Alberto Senese, il difensore azzurrino dei “record” e quel sogno di vestire la maglia del Napoli…

 

Napoletano doc e con il Napoli nel cuore: Alberto Senese è uno di quei giocatori in cui Baronio ha puntato per costruire la sua squadra. Non mancano gli aneddoti sul suo passato: non appena aprì, infatti, il profilo Twitter a 13 anni scrisse “Forza Napoli” senza sapere che appena un anno dopo avrebbe vestito la maglia dei suoi sogni.

Classe 2000, l’ultima tappa calcistica è stata nella Real Cesarea e proprio da lì è stato “strappato” dal club partenopeo.
Difensore centrale ambidestro all’occorrenza utile su ambo le fasce come terzino: in altre parole duttile e con un gran senso del sacrificio.
È cresciuto con questi colori che lo hanno accompagnato in questo percorso di crescita costante.
Dodici presenze in tutte le competizioni è già due reti, tante considerando il ruolo di retrovia.

Si era fatto già notare la scorsa stagione con Beoni, il quale aveva intuito subito le potenzialità schierandolo titolare in quasi tutte le gare. Addirittura anche mister Sarri, quando ci fu l’urgenza terzini, decise di convocarlo in prima squadra contro il Lipsia in Europa League. Fu la prima volta che un classe 2000 avesse raggiunto questo traguardo nel club azzurro.

Quest’estate, poi, è arrivata la chiamata da Ancelotti che lo ha portato con sé a Dimaro dandogli la possibilità di vivere un’esperienza importante, formativa con un top coach come l’ex Milan. Un ragazzo tranquillo, che non ha dato mai problemi comportamentali, sicuramente un punto a favore che ha permesso ai precedenti allenatori di apprezzarlo ancora di più.

Fa della fisicità e dell’aggressività agonistica le sue caratteristiche migliori, cerca di arrivare sempre prima sul pallone e vista la bravura anche tecnica di far ripartire la squadra con il classico ruolo di playmaker difensivo.
Talvolta, però perde la continuità durante le gare e non dà il massimo, almeno quanto ci si aspetta. Il richiamo all’attenzione è fondamentale per chi un giorno vorrà arrivare a livelli significativi in questo sport. Dovrà essere bravo il nuovo allenatore a inculcargli una mentalità da grande giocatore, perché è uno che può fare la differenza fin da subito nonostante la giovane età.

La stagione, ancora lunga, spianerà meglio la sua strada che, finora, sta dando i frutti sperati. È ancora presto per giudicare, intanto il Napoli se lo coccola e vuole blindarlo a tutti i costi.

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