Gazzetta su Ancelotti: “Se c’era un sasso da poter lanciare contro il malcostume, non poteva che partire da lui. Con Mourinho…”

Carlo Ancelotti è stato lapidario nelle sue dichiarazioni, sugli insulti negli stadi:
“In Italia, a livello di cultura siamo indietro, si pensa ancora che una partita di calcio sia una battaglia, invece è un evento e la maleducazione non deve più entrare. Ora abbiamo un vantaggio: che si possono sospendere le partite. Si è fermata per la pioggia e si possono fermare anche se si insulta, si può fare e penso che lo faremo”.
In merito a queste dichiarazioni, la “Gazzetta dello Sport” scrive:

“Se c’era un sasso da poter lanciare contro il malcostune, non poteva che partire da lui. Uno che è tornato in Italia, dopo aver allenato, vinto e visto come funziona, in Inghilterra, Spagna, Germania e Francia. Uno che con Mourinho, che ha appena lanciato un macigno a Torino, ha condiviso cose importanti: gli insulti di un intero stadio e il simbolo della mano portata all’orecchio come risposta a parole in libertà, che non sono più libertà, ma solo bieca provocazione”.

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