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CorSport: “Verdi, Ghoulam, Meret e Younes: il punto sugli infortunati e i loro rientri”

Qui si contano i giorni, le ore, i minuti e persino i secondi; e poi si rimettono insieme i cocci del passato. Qui si guarda vicino e anche lontano, per darsi un orizzonte e infilarsi dentro: perché dicono che il peggio sia passato e che in quel pallone ci siano un bel po’ di novita. Qui c’è mezza squadra che aspetta, chi da tanto e chi da meno, per rimettersi a giocare e allungare il Napoli fin dove sia possibile, fosse pure tra le stelle. E’ il mercato di novembre, come tanto tempo fa, che però stavolta attinge dall’infermeria, dove c’è abbondanza di talento da poterlo spargere nel prossimo semestre.

GHOULAM. Un anno esatto – anzi di più – dal «tradimento» di un legamento, prima tappa di percorso accidentato tra cliniche, ospedali, sale operatorie e disperazione assoluta: ma almeno adesso c’è stata qualche panchina, un’altra ancora venerdì sera con l’Empoli, e dunque si è ricominciato ad assaporare il profumo del calcio e la tensione della partita. Ci siamo, sta per tornare Ghoulam, quello che ad un certo punto era diventato tra i più forti esterni bassi del Mondo: si ripresenterà, probabilmente, già dopo la sosta, se fosse possibile con il Chievo, altrimenti con la cautela del caso, quando anche la postura lo lascerà tranquillo di avanzare, gli verrà affidata la sua corsia, quella che con il Psg ha osservato dalla tribuna, pensando che un anno fa, di questi tempi, era molto peggio. Era appena al primo dei suoi tre interventi chirurgici.

VERDI. Il semaforo è acceso, si può fare a Marassi, quasi sicuramente, dopo aver sprecato questa sessione tra ottobre e novembre e con sei partite a disposizione che gli avrebbero concesso qualche opportunità ed aver maledetto quel momento in cui a Udine, erano passati appena due minuti, s’è dovuto arrendere. Contrattura di primo grado assorbita ma stamattina è possibile leggersi dentro, capire ancora e bene se varrà la pena mettersi in viaggio verso Marassi oppure lasciare che nelle prossime due settimane si possa poi tornare completamente ad essere Simone Verdi.

MERET. La porta va aprendosi, quasi spalancandosi, e può succedere che la Champions League – la sfida con la Stella Rossa – diventi un’opportunità per rilanciarlo alla grande, dopo quattro mesi precisi dall’incidente in ritiro. E’ vicino, vicinissimo al debutto, che è sembrato imminente ed è stato rinviato, perché con una frattura al termo medio dell’ulna sinistra non si scherza: e lui non he propria voglia, vuol far sul serio, perché la sorte gli ha sottratto un anno a Ferrara – lasciandogli appena tredici partite – e a Napoli ha poi provveduto a strappargli già quattro mesi.

YOUNES. Dovrà pur finire questo 2018 e a san Silvestro, chissà se si usa anche dalle sue parti, volendo, potrà lanciare dodici mesi terribili. O forse no, salvare dicembre, che sembra il periodo adatto per riconsegnargli un campo, una fascia, il talento. Il Napoli di Younes nascerà tra un po’, perché ormai gli allenamenti sono quelli degli altri e le partitine le affronta con i compagni; il resto, eloquente, è nei cinguettii che il tedeschino invia ciclicamente, quotidianamente, e che l’annunciano prontissimo a presentarsi: «Presto».

Fonte: Corriere dello Sport

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