LE NOTE DI MN – Un pareggio che sta stretto, il Napoli meritava i 3 punti

Il Napoli continua la sua striscia positiva senza subire sconfitte. Ma il pareggio di ieri, come quello di Parigi, è un pareggio che sta stretto al Napoli. Gli azzurri dominano per tutta la partita ma riescono a trovare il goal del pareggio grazie a Mertens solo nei minuti finali. Una Roma che si è comportata da provinciale, segnando fortunosamente nell’unica occasione avuta al 14esimo del primo tempo, per poi chiudersi in difesa con 5 uomini davani all’estremo difensore giallorosso. Un tipo di calcio che a Napoli non abbiamo mai visto e che mai ci piacerebbe guardare.

Ma siamo qui nella nostra rubrica de “Le note di MondoNapoli” per analizzare la prestazione dei nostri e quindi del nostro Napoli. Per vedere cosa di buono e di brutto c’è stato nella partita del Napoli, nel collettivo e nelle individualità.

Cosa proprio ieri non è andata nella prestazione degli azzurri? Una partita dominata, nonostante la Roma si sia dedicata solamente a difendersi, con un solo goal fatto e tante occasioni mancate significa che è mancata la concretezza. In particolare ieri Insigne è apparso sottotono mentre Milik  ancora una volta è l’assente ingiustificato del match. Si fa notare nel primo tempo solo per un gran tiro dalla sinistra ma spreca ogni occasione di cross che gli perviene in particolare dalla fascia sinistra dove agisce Mario Rui. Il talento napoletano invece, non da lui, divora tantissime occasioni facili che un bomber come lui non dovrebbe divorare. Altro problema per la fase offensiva del Napoli è l’apporto che gli esterni difensivi danno alla manovra. Mario Rui a sinistra cerca di spingere nonostante evidenti limite, ma quando l’azione è manovrata da destra Callejon purtroppo non può contare su Hysaj che quando si sovrappone non riesce a fare niente se non tornare indietro e far ripartire la manovra azzurra. Questo dato evidente è confermato quando Carlo Ancelotti decide di richiamare in panchina il terzino albanese per Malcuit, il quale invece si fa trovare sempre pronto e scattante creando azioni in area di rigore mediante buoni cross e assist per i compagni. Hysaj, nell’ultimo periodo, è apparso poco lucido mostrando con evidenza i tanti limiti che da sempre lo contraddistinguono.

In una gare dominata, però, fortunatamente ci sono anche tante cose belle. Su tutte il talento di Fabian Ruiz, un calciatore completo che sbaglia pochissimo e crea tante occasione. Riesce a giocare da esterno a sinistro o in coppia con Allan al centro. Un vero e proprio calciatore multitasking. Ottima anche la prova dell’inamovibile Callejon, una marea di inserimenti per lui, spesso però non seguito dai compagni che non osano il passaggio. Infine nota di merito per Dries Mertens, il belga entra in campo con la cattiveria e la fame giusta… e poi caro Dries, i tuoi gesti d’affetto, come il bacio alla maglia, sono la grande bellezza della partita di ieri.

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