Home News CorSport: “Turnover, nuovi cambi in attacco contro il Parma”

CorSport: “Turnover, nuovi cambi in attacco contro il Parma”

E pure stavolta ci saranno gli effetti speciali? Il Torino l’altro giorno, il Parma domani sera, poi la Juventus sabato e mercoledì prossimo il Liverpool: qui c’è bisogno del libro bianco, per andarci a leggere dentro, per capire come sta il Napoli, chi è più affaticato, chi ne ha ancora, chi può spingersi ad oltranza, chi va tutelato, chi risparmiato. Si cambia, perché è una regola, e magari non ci scappa la rivoluzione: ma qualcosa qua e là verrà modificata e per ora sono voci o anche libere interpretazioni, rivedendo ciò ch’è stato e immaginando quel che può essere. E’ una partita infida, ricca di insidie, lo testimonia la capacità del Parma di essere presente sempre – sia nella sconfitta con la Juventus che nel successo a san Siro con l’Inter – e Ancelotti lo ha spiegato subito al Napoli che non sarà il caso di fidarsi: però va inserito il turn-over, per non ritrovarsi poi appesantiti e si comincerà dalla difesa, da un probabile, quasi certo avvicendamento (Maksimovic per Albiol) e poi dal rientro di Mario Rui, che a sinistra può riprendersi la fascia.

RIECCOLO. Callejon si è fermato a Marassi, quindi tre partite fa, e avendo Verdi in organico, uno che gioca indifferentemente sia a destra che a sinistra, va ipotizzata una inversione di corsia per uno dei bomber di Torino; in mezzo, Hamsik si è appena ripreso la regia, se sta bene ed è in condizione di affrontarne altre tre, dopo quella di domenica a mezzogiorno, toccherà di nuovo a lui, altrimenti al fianco di Allan, che ha avuto modo di rifiatare per un’ora, può finirci Diawara, più lui di Fabian Ruiz, per non compromettere geometrie e visione d’assieme, come a Belgrado.

IL BOMBER. Milik o Mertens sarà il dubbio che accompagnerà a qualsiasi partita e, avendo spremuto il belga per gli interi novanta minuti, stavolta tra le pieghe della vigilia avanza maestosa l’ombra del polacco, che offre garanzie a sufficienza e viene ritenuto da Ancelotti attaccante di alto profilo: lui con Insigne, che sembra non avvertire mai la fatica, che è in stato di grazia, che praticamente sembra uno dei pochi intoccabili: sei sul sei dall’inizio, e non è finita. Quelli piccoli si stancano di meno.

Fonte: Corriere dello Sport

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