Il Napoli di Ancelotti sta prendendo man mano forma, con un cambio tattico sempre più evidente e il desiderio di dare la sua impronta definitiva ad una squadra che aveva una forte identità e che adesso ne deve avere una, nessuna e centomila.
I numeri sorridono agli azzurri e i gol a Lorenzo Insigne che non aveva mai iniziato così bene in campionato da quando veste la maglia partenopea: 4 reti in 5 gare che suggellano il momento positivo dello scugnizzo di Frattamaggiore. Sempre più leader e punto di riferimento della squadra, sempre pronto ad adattarsi ai ruoli che il mister di Reggiolo gli ricama. Esterno, fra le linee e seconda punta: dialoga, crea e ora finalizza. Gol pesanti che dimostrano la sua continuità di prestazione. Tutti fondamentali per non mollare la presa per i primi posti. Lazio, Fiorentina e oggi super doppietta al Torino, una delle sue vittime preferite.
E pensare che la stessa società granata fu una di quelle che scartò il talento italiano per i problemi di altezza che gli sono costati parecchi “no” per poi tornare a casa, la sua Napoli, la quale si è fidata è affidata a lui.
C’è chi si starà mangiando le mani per non aver visto oltre quei centimetri che è riuscito a compensare con la fantasia, l’altruismo, la tecnica maturata.
Oggi il Napoli porta la sua firma e capitan futuro ha ancora la sua storia più bella da scrivere.
