È il 19 settembre, San Gennaro, Napoli ed i napoletani, come sempre, sono in festa ma forse oggi un po’ meno perchè si aspettavano i primi tre punti europei di questo nuovo ciclo.
Noi come al solito, come ogni giorno dopo la partita, abbiamo qui il nostro quaderno degli appunti: completo di note positive e negative della gara azzurra.
A Belgrado non si è visto un brutto Napoli, anzi a tratti sembrava un Napoli organizzato e con un’identità; parlandoci chiaro un Napoli meno confuso.
Ma nelle note negative bisogna tener conto che, dato il basso livello tecnico degli avversari, il reparto offensivo non ha fatto quel che è più importante per vincere una partita: il goal. È senza dubbio che Insigne sia stato, ancora una volta, il migliore in campo nella sua nuova posizione ma il reparto, nel collettivo, non è riuscito a trovare il goal. Un problema degli azzurri che più volte è stato riscontrato anche nella passata stagione: quando si incontra un avversario che si chiude in difesa, si fa fatica a buttarla dentro.
Ma fortunatamente, la prestazione in sè per sè, non è stata una brutta prestazione (problema del goal a parte) gli azzurri hanno mostrato grinta e hanno fatto vedere alcune cose abbastanza positive sia nel collettivo che individualmente. Nel collettivo è senza dubbio positivo l’atteggiamento difensivo che per la seconda volta consecutiva fa dormire sogni tranquilli al portiere (Ospina nell’occasione). I difensori sembrano aver ritrovato la tranquillità che avevano perso nelle prime tre giornate di Campionato, collezionando ben 6 goal subiti. Altra cosa positiva è stato invece l’inserimento da titolare di Fabian Ruiz in mediana in coppia con Allan. Buona la prestazione dello spagnolo per tutti i 90 minuti: si candida ad essere un vero talento tutto da scoprire.
Amici non ci resta adesso che riprenderci con una vittoria domenica prossima nel lunch-match contro il Torino dell’ex Mazzarri, ritrovando la gioia e soprattutto il goal!
