Le note di MN – il bello ed il brutto della prestazione azzurra

Secondo appuntamento di campionato per il Napoli. Altra sfida molto complicata contro un avversario uscito molto rinforzato dal mercato. Il Milan si presenta alla gara senza fatiche, non avendo effettuato la prima di campionato contro il Genoa per rispetto delle vittime della tragedia del Ponte Morandi a Genova.  Il Napoli, invece è galvanizzato, dalla buona prova di Roma. A spuntarla sono stati gli azzurri con una remuntada da crepacuore dallo 0 a 2  al 3 a 2.

Ma come ogni settimana “le note di MondoNapoli” sono qui per analizzare quanto di bello c’è stato ma anche quanto di brutto.

Partendo proprio dalla parte negativa il Napoli è sembrato nei primi 50 minuti ancora affaticato a causa evidentemente dei carichi di lavoro post-vacanze. In particolare, in occasione dei due goal, la difesa è sembrata in ritardo permettendo, nel primo tempo a Bonaventura e nel secondo a Calabria, di tirare in porta a colpo sicuro senza essere contrastati da nessun difensore. Piccole cose che però vanno assolutamente evitate.

Di bello, invece, gli azzurri oltre la remuntada messa a segno tutta nel secondo tempo ci hanno fatto vedere qualcosa che mai avevamo visto da tre anni a questa parte: il cambio modulo a partita in corso. Questo è stato il fattore che ha determinato la vittoria azzurra. Un semplice cambio di modulo: dal 4-3-3 iniziale, Ancelotti è passato ad un 4-2-4 quando si attaccava ed un 4-4-1-1 quando bisogna difendere. Un intuizione fantastica che ha permesso la rimonta azzurra. In particolare il tecnico romagnolo prima di inserire Dries Mertens, ha affiancato a Milik, il compagno polacco, Piotr Zielinski che in quella posizione ha centrato due volte la porta. Un’altra nota positiva è proprio il buon Piotr che dopo la buona gara di Roma si riconferma in questo match contro il Milan con giocate da vero campione. 

Il Napoli, dunque, conquista altri tre punti facendo sei su sei nelle prime due partite di campionato. Due match, quelli con Lazio e Milan, non semplici ma che in entrambi i casi, in rimonta, gli azzurri di mister Ancelotti hanno dimostrato di essere una squadra, un gruppo unito che non molla mai. (Ah, anche questa forte unione è qualcosa di molto bello da vedere).

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