La politica societaria e la meglio gioventù: il centrocampo

La politica societaria del Napoli è ben nota: puntare sui giovani con l’obiettivo di autofinanziarsi. L’ha ribadito lo stesso ds Cristiano Giuntoli in occasione del premio Colantuoni-De Rosa: “Io penso che una società di calcio e un’azienda qualsiasi debba avere una propria policy, dettata dal management. Per questo credo che la linea di conduzione non cambierà dopo l’arrivo di Ancelotti. Punteremo a migliorare, ma lavorando con i giovani”.

La linea di conduzione della società viene spesso messa in discussione ed accostata a tirchieria e grettezza. Fatto sta che il Napoli ha il futuro in casa, soprattutto per quanto riguarda il centrocampo. Ben 79.5 milioni di euro (dati Transfermarkt) sono stati spesi per accaparrarsi alcuni dei migliori talenti del panorama calcistico europeo, e ci riferiamo a Piotr Zielinski (acquistato per 14 milioni), al croato Marko Rog (13), ad Amadou Diawara (14.5), ad Alberto Grassi (8), oggetto di desiderio di mezza Serie A, ed al più recente Fabiàn Ruiz, strappato alla concorrenza di Barcellona e Real Madrid per 30 milioni di euro.

Il Napoli gode di un centrocampo da far invidia, che non ha ancora espresso tutto il suo valore. Con la gestione Ancelotti, da sempre finalizzata alla crescita dei giovani, e l’aiuto dei senatori Hamsik ed Allan, il centrocampo dei giovani esploderà. Altri, come Grassi, lo faranno lontano dal Vesuvio. Ma il Napoli può stare tranquillo: il futuro è in ottime mani…

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