Il Mattino: “Nuovi sediolini e capienza ridotta, ieri sera primo vertice per i lavori al San Paolo”

San Paolo tifosi Napoli
Stadio San Paolo

Primo incontro operativo sullo stadio San Paolo quello di ieri sera tra i tecnici del Comune – con il capo di gabinetto Attilio Auricchio – e quelli del commissario per le Universiadi del 2019 Luisa Latella. E Il Comune si è presentato con il progetto definitivo del San Paolo per sgomberare il campo da ogni tipo di equivoco sull’ operatività dell’ Ente e per dare un segnale di concretezza. Al netto delle gare per la pista di atletica e per l’ illuminazione già in via di assegnazione.

I PUNTI Sono nove i punti che da questa estate e fino a quella post Universiadi riguarderanno i lavori al San Paolo: «Riconfigurazione dell’ invaso ovvero l’ anello inferiore e superiore con smontaggio sediolini esistenti e sostituzione con nuovi sediolini adeguati alle normativa Uefa; risanamento, ripristino funzionale, impermeabilizzazione gradonate; incremento dotazione di servizi igienici; incremento punti di pronto soccorso, dei posti diversamente abili in carrozzella; predisposizione buvette mobili; sistemazione piazzale; manutenzione straordinaria opere in ferro e manutenzione straordinaria opere in cemento». Il progetto – come si diceva – è definitivo, ma il finanziamento da 25 milioni è sdoganato? «C’ è l’ impegno del Commissario – racconta Auricchio – e di tutti i soggetti che lavorano alle Universiadi. Noi avevamo lanciato l’ allarme sul finanziamento già a dicembre ma ora è importante che i problemi si stiano risolvendo. Sui tempi non mi sbilancio, la cosa certa è che le gare partiranno entro questa estate. Nessuno si sogni di fare le cose in fretta perché sono lavori pubblici, non un film, vanno fatti seguendo tutte le regole e questo considerando anche i poteri commissariali». Sembra un de profundis per le speranze della società di patron Aurelio De Laurentiis, Auricchio sembra non considerare l’ ipotesi di un solo grande cantiere per fare tutti i lavori in contemporanea con i sediolini quale tema principale, tanto che il Napoli rischia di non poter giocare a Fuorigrotta. Ma le cose non stanno esattamente così.

GLI STEP Non è detta ancora l’ ultima parola sul fatto che il San Paolo debba chiudere settori a campionato e Champions in corso con disagi per Società e tifosi. Il cronoprogramma prevede 90 giorni per la sostituzione dei sediolini dei distinti, 85 per le tribune e 72 per le curve. I sediolini saranno azzurri montati su supporto in alluminio e solo per le tribune avranno anche la funzione reclinabile e i braccioli. Al posto delle balaustre in ferro ci saranno quelle in vetro. Il San Paolo scende da 62mila a 55mila posti.

LE GARE Sui tempi e sul cronoprogramma incideranno – e molto – le peculiarità delle ditte a cui verranno assegnati i lavori. Ce ne sono in giro capaci letteralmente di dimezzare i tempi in quanto in grado di lavorare a ciclo continuo. Elemento che verrà messo come requisito come «migliore offerta», ovvero chi garantirà il ciclo continuo e il dimezzamento dei tempi avrà maggiori possibilità di aggiudicarsi la gara stessa.

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