Il Burian azzurro manda la Juve a -4!

La neve di Torino è stata profetica. Se il freddo, denominato Burian, ha colpito tutta Italia portando in dote temperature sotto zero e gelo, anche la classifica di Serie A ha subito il contraccolpo. Il Napoli che giganteggia e titaneggia a Cagliari spinge la Juventus a meno quattro. D’accordo che il distacco è viziato dalla sospensione della gara tra i bianconeri e l’Atalanta ma, quei quattro punti di distacco suonano seppur momentaneamente una sinfonia tricolore.

La gara di stasera ha vissuto del solito copione: avversari che partono a mille con la voglia di “spaccare” tutto e che, dopo aver finito la benzina, vengono tramortiti dai cannibali azzurri che stracciano e straziano anche più lo stoiche resistenze avversarie. Cragno che aveva annunciato la volontà di “aiutare” la Juventus fermando il Napoli stasera ha raccolto ben cinque volte il pallone dalla rete. L’incolpevole portiere sardo ha assistito da spettatore lo show azzurro. Come spesso ormai accade le partite tra Napoli e Cagliari si concludono i goleade. Al festival del gol partecipano tutti, indistintamente. Apre le danze Callejon imbeccato da un Allan che sta letteralmente giocando al limite del credibile. Mertens, ancora lui contro i sardi, la congela sullo scadere del primo tempo. Nella ripresa il ritmo degli uomini di Lopez inevitabilmente si abbassa e il Napoli cattura la palla senza farla più vedere agli avversari. Hamsik avvicina il centesimo gol in campionato con una perla della sua con uno stupendo tiro al volo. Insigne poi e la prelibatezza balistica di un Mario Rui ormai diventato valore aggiunto di questa squadra fanno calare il gelo a Cagliari. Spalti ammutoliti e silenzio rotto da un urlo di giubilo che da Napoli raggiunge la Sardegna Arena. Il capolavoro stilistico di Mario Rui è il ritratto della magnificenza e l’esaltazione all’ennesima potenza del concetto di gruppo. Avevano detto di lui fosse un oggetto misterioso, un giocatore che si era perduto in quel di Castel Volturno. Oggi invece, grazie a prestazioni a ripetizione, zittisce anche i critici di professione. Questo Napoli è un’orchestra perfetta che suona la propria marcia trionfale con autorevolezza consumata, con determinazione massima e fame animalesca. Gli uomini di Sarri non si accontentano della nova sinfonia raggiunta settimana scorsa ma ribadisce la propria candidatura al titolo suonando anche la decima.

Questo Napoli entra nel rush finale di questo campionato che ha le caratteristiche per diventare uno dei più belli di sempre nelle condizioni migliori. Sarri avrà la possibilità di avere la tanto agognata settimana tipo per preparare ogni gara da qui alla fine. Consapevolezza a mille e la voglia di sciogliere la neve, il gelo e il buio degli ultimi sei anni in bianco e nero riportare l’azzurro in vetta al trono tricolore. Intanto le giornate diminuiscono e il traguardo è sempre più vicino. Altre dodici finali, una più delle altre, aspettano gli azzurri.

Per ora, solo per ora, il Napoli si gode il gelo e questo freddo. Avere la Juventus a -4 riscalda il cuore di speranza.

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