CorSport: “Il pentimento di Klaassen, dal grande rifiuto alla voglia di approdare in azzurro”

Tutto torna, persino un’ombra che all’improvviso s’aggira in Pineta: è una voce, poi diventa un’eco, ma non riuscirà a trasformarsi in tormentone, perché ne manca il tempo. Un anno, poi un altro ancora, trotterellando intorno a Davy Klaassen (25 tra poco), centrocampista e capitano dell’Ajax, qualcosa di simile ad un’ossessione rimasta lì, nel limbo di un mercato dal quale, improvvisamente, riecco riemergere la chioma bionda e un fisico da vichingo che resta però lì, nel vago chiacchiericcio di questo mondo curiosissimo.

CLAMOROSO. C’è stato un mercato, anzi ce ne sono stati due, in cui Klaassen ha rubato pagine e copertine e sospiri: perché il Napoli ci ha pensato eccome e seriamente ed ha fatto l’impossibile per averlo, facendo pure sbilanciare il management olandese a confermare quella volontà. Ma è stata prima dura, poi impossibile, per vari motivi che ora sono evaporati nel nulla, avendo radio-mercato diffuso la news che Klaassen sarebbe stato offerto al Napoli (e non solo). La sua Liverpool, ma sponda Everton, è racchiusa in tredici presenze e 760 minuti effettivi giocati, un pugno nello stomaco per chi nell’Ajax rappresentava la bandiera, il capitano e pure un bomber aggiunto, avendo predisposizione al gol: (quarantaquattro in campionato in sei anni): d’altro canto, quando l’hanno acquistato, nel prestito oneroso con riscatto (fissato a ventisette – sia chiaro: 27 – milioni di euro) non era prevista la felicità.

SERIO. Klaassen è stato serio, rispettoso, educato: l’Aja, nel 2015, ha detto al Napoli che non avrebbe rinunciato, non in quel momento, al proprio leader carismatico; e poi nell’estate del 2016, invece, è stata quella che si può definire una scelta di vita il motivo che ha interrotto il feeling.

DISTRAZIONE. Il resto, e ormai si sa, lo fece Milik, divenuto, durante le missioni ad Amsterdam, il soggetto del desiderio: e il Napoli, che si ritrovò nel luglio di due estati fa, senza più Higuain, ruppe gli indugi e spostò gli obiettivi, puntando sul polacco. Klassen ci ha ripensato a giugno scorso, quando ha ritenuto necessario rimettersi in discussione e l’Everton, che ha storia, blasone, appeal e poi aveva pure ritrovato Rooney gli è sembrata la collocazione migliore. Pure perché il Napoli ormai aveva virato altrove: prima Zielinski, poi Rog, da aggiungere ad Allan e ad Hamsik, erano bastati per occupare le caselle e per prendere giovani di prospettiva.

CLAMOROSO. Ma il calcio è buffo o anche impietoso, dipende dai punti di vista, e riecco spuntare Davy Klaassen praticamente dal nulla, perché nessuno se lo sarebbe aspettato, neanche il Napoli, che ha però un posto sulla corsia, quella di destra, dove l’olandese ci starebbe come emergenza, perché lui è tante altre cose, un interno, una mezzala, un trequartista e volendo anche un regista. Ha il vizio del gol, però non basta; e improvvisamente ha anche di nuovo Napoli nel suo orizzonte. E’ assai distante, un puntino che si perde tra le storie (strane) del mercato.

Fonte: Il Mattino

Articolo precedentePRIMA PAGINA – CorSport: “Dai Napoli, uno serve!”
Articolo successivoIl Roma: “Tifosi increduli, vogliono capire cosa sta succedendo”