Con la virtù dei forti

Con tanta pazienza e con tanta sofferenza il Napoli porta via tre importantissimi punti confermandosi leader e sopratutto confermando di avere la testa da grande squadra.

Il messaggio alla Juve e all’Inter è chiaro: il Napoli non molla e si tiene stretta la prima posizione. La stanchezza della Champions e la testa alla gara di venerdì con la Juventus, hanno condizionato la prestazione del Napoli. Più concreto ma meno bello del solito. Diamo anche i meriti all’Udinese che, con il cambio di guida tecnica, ha provato a fare la sua accorta partita chiudendo gli spazi agli azzurri che comunque hanno avuto la pazienza di cercare il vantaggio poi amministrato senza grossi patemi nella ripresa.
Non è stato però come detto il solito Napoli. Mancato forse nei suoi uomini chiave, specie dalla cintola in su. Nonostante questo la squadra di Sarri è riuscita con il minimo sforzo a portare a casa tre punti fondamentali. Da Udine passava la crescita di questa squadra. Un paio di anni fa gli azzurri persero proprio ad Udine le residue speranza scudetto in quel pomeriggio follia. Le idi di Marzo di Higuain. Lo scorso anno invece rinacque qui la squadra azzurra con i primi gol, ben due, di Lorenzo Insigne che inizio proprio quella sera la sua escalation diventando uno dei leader di questa squadra. 100 e più punti sono passati da quella gara dello scorso anno. Da Udine a Udine il Napoli è cresciuto. Da promessa a grande squadra che adesso va a sfidare muso a muso la squadra campione in carica, quella Juventus che resta sempre e comunque la squadra da battere per poter aspirare a strapparle lo scettro. Maggio è lontano ma essere avanti adesso e magari allungare, significherebbe mandare un messaggio chiaro a tutte le contendenti, ovvero che il Napoli non ha voglia di mollare la sua leadership. L’Inter sta provando a mettere i bastoni tra le ruote alle due pretendenti ma resta sempre disarmata di fronte alle continue vittorie degli azzurri che hanno imparato anche a vincere con il minimo sforzo e con il minimo scarto, cosa che nell’era Sarri si conta davvero sulla punta delle dita.
Saranno cinque giorni di passione quelli che separano dalla gara di venerdì prossimo che potrebbe far spiccare le ali degli azzurri in classifica e mettere una seria ipoteca almeno per il titolo di campione d’Inverno, primo tassello di una stagione che Insigne e compagni vogliono vivere e chiudere da protagonisti assoluti davanti a tutti.

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